S&P declassa debito Spagna ad AA-

La notizia non è stata un fulmine a ciel sereno, ma non per questo è stata accolta con piacere a Madrid. Nella notte, l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato per la terza volta in tre anni il debito spagnolo, portando la sua valutazione da AA ad AA-. Il taglio è stato di un notch, ma l’outlook è stato mutato in negativo, il che implica possibili nuove azioni sul giudizio per il debito iberico, qualora il quadro complessivo della situazione finanziaria non cambiasse.

Secondo gli analisti dell’agenzia più importante al mondo, il “downgrade” è dovuto alla debolezza del sistema finanziario pubblico e bancario della Spagna. Il declassamento è conseguenza del mancato raggiungimento di alcuni target, come il tasso di crescita del pil, che quest’anno non potrà centrare l’obiettivo dell’1,3% stimato in precedenza, come lo stesso premier Zapatero aveva di recente ammesso.

Il taglio del rating sul debito sovrano iberico avviene esattamente una settimana dopo quello di Fitch, che aveva declassato nello stesso giorno sia Italia che Spagna. La notizia avviene in un clima particolare di attesa per le decisioni dell’Eurozona, riguardo alle misure da intraprendere al fine di mettere in sicurezza il sistema bancario.

La buona notizia è che la Slovacchia, che qualche giorno fa aveva bocciato in Parlamento il nuovo Efsf, ieri lo ha votato in una nuova lettura, approvandolo. Essendo l’ultimo stato dei 17 Paesi dell’Eurozona ad avere detto sì all’Efsf 2.0, come viene ironicamente definito il Fondo europeo di salvataggio, quest’ultimo potrà finalmente decollare, a difesa degli stati in difficoltà finanziaria e forse anche delle banche.

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