Contro i “cani volanti”, dall’Inghilterra arriva la proposta della cintura a bordo

Contro gli animali volanti in auto, gli inglesi chiedono maggiore sicurezza e quindi l‘obbligo delle cinture anche per gli amici a quattro zampe.

E’ quanto rivela uno studio commissionato dall’organizzazione privata britannica GEM Motoring Assist che fornisce servizi di soccorso stradale.
Dal sondaggio effettuato emergere che oltre il 60 per cento degli automobilisti inglesi, non solo invoca maggior sicurezza per gli animali a bordo, ma si dichiara addirittura favorevole all’obbligo delle cinture di sicurezza  per evitare cani “razzolanti” nell’abitacolo e quindi cani “volanti”.

Ma i cani sciolti in auto non sono pericolosi solo perchè fonte di distrazione per il conducente. Lo stesso David Williams, amministratore delegato della GEM Motoring Assist, ha dichiarato che gli animali lasciati liberi nell’abitacolo oltre a  causare incidenti distraendo il conducente,  possono addirittura aggravarne le conseguenze, procurando gravi ferite ai passeggeri. E’ quanto dimostrano i test  d’urto che vengono periodicamente effettuate dalle case automobilistiche per testare la sicurezza delle macchine. Perfino un cane di piccola taglia, anche a bassa velocità (50-60 km/h), in caso di collisione, può essere fonte di gravi danni. Per questo l’introduzione della legge sull’obbligatorietà delle cinture di sicurezza per i cani, sostiene la GEM Motoring Assist, sarebbe un importante contributo alla sicurezza sulle strade. Il mercato si è già attrezzato. Da tempo sono disponibili  al costo di 15,00 euro delle imbracature di sicurezza per i cani, che si attaccano alla cintura a tre punti già installata sulla macchina.

Intanto, in mancanza dell’obbligo, in Italia ci si affida al buon senso del conducente.  Secondo l’articolo 169 del codice della strada  si può trasportare in libertà un solo animale, a patto che non costituisca “impedimento o pericolo per la guida”. Il consiglio? Meglio tenere il cane sui sedili posteriori, preferibilmente allacciato con la cintura di sicurezza o dentro una “dog bag” o liberi nel bagagliaio, purché questo sia separato dall’abitacolo con una rete divisoria.

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