Francia, oggi ballottaggio primarie socialiste

Finita la lunga campagna pre-elettorale interna ai socialisti transalpini per scegliere il candidato alle presidenziali di maggio, che dovrebbe correre contro Nicolas Sarkozy. Domenica scorsa era finita con un 38,9% per François Hollande e un 30% per Martine Aubry. In mancanza di un candidato oltre il 50% dei consensi, si era dovuto fare ricorso al ballottaggio di oggi. La sfida Hollande-Aubry è stata tutt’altro che accattivante. I toni si sono accesi solo negli ultimissimi giorni, pur restando nei limiti di una competizione interna, mentre il dibattito su France 2 ha dato l’impressione di una chiacchierata tra due tecnici, senza carisma e senza grosse differenze di idee. Si punta sulle diversità caratteriali, in mancanza di altro. Lui è più moderato, più affabile nei modi, mediatore e dialogante. Lei più pungente, dura e meno propensa alla mediazione. Ma fanno parte dello stesso mondo, non solo perchè sono entrambi socialisti, ma anche perchè grosso modo rappresentano le stesse cose. Oggi la gauche dovrà cercare di mobilitare ancora l’onda di quei 2 milioni di elettori che domenica scorsa hanno sancito il successo di queste primarie.

Hollande parte favorito ancora una volta. E non solo perchè ha otto punti di vantaggio sulla Aubry, ma anche perchè ha ottenuto insperato l’endorsement ufficioso degli altri candidati. Una scelta opportunistica quella di Montebourg, il candidato anti-mondialista, le cui posizioni sarebbero più vicine a quelle più vigorosamente di sinistra della Aubry. Ma i sondaggi direbbero Hollande e anche in Francia c’è la tendenza a stare con chi potrebbe vincere.

Alcune rilevazioni suggeriscono un 54% per Hollande e un 46% per Aubry. Non una valanga all’italiana in favore di un candidato. Non siamo al 75% per Prodi contro le briciole degli altri candidati. Tanto che dall’entourage di Hollande si teme un eccessivo testa a testa tra i due, che indebolirebbe il partito, che sarebbe privo di una leadership forte alle presidenziali.

Se il risultato fosse inferiore al 53% per Hollande, ammettono, i socialisti potrebbero sprofondare nel caos. E nessuno esclude che alla fine possa anche vincere Aubry, anche se la cosa pare difficile, non avendo ottenuto l’appoggio formale di nessun candidato del primo turno. Il rischio è che stasera i socialisti potrebbero essere un partito spaccato in due parti quasi uguali. Ciò avvantaggerebbe solo un debole Sarkozy, che punterebbe sulla necessità di una leadership condivisa.

Gestione cookie