I Tre Moschettieri – Recensione

Se pensate che le incredibili avventure degli spadaccini più famosi di Francia, siano tornate nelle pagine dello straordinario romanzo del 1844 di Alexandre Dumas, per essere dimenticate per sempre, vi sbagliate di grosso. Il momento che tanto aspettavate è nuovamente giunto… Siete pronti a rivivere uno dei periodi storici maggiormente rivisitato dalla settima arte, ricco di intrighi, congiure di palazzo, amori appassionati e coinvolgenti duelli all’arma bianca? Se la risposta è sì, allora non vi resta altro da fare che sedervi in sala, e immergervi nell’atmosfera dell’ultima trasposizione su grande schermo de “I Tre Moschettieri“, che vi conquisterà seppur con qualche inusuale ed inaspettata sorpresa.

Diretto da Paul W.S. Anderson, autore di pellicole cinematografiche dense di combattimenti e azione come “Mortal Kombat“, “Resident Evil“, “Resident Evil 4” e “Alien VS Predator“, e rimaneggiato in post produzione con l’aggiunta del 3D, specialmente nelle scene di maggior impatto visivo, fisico ed emotivo, dove la spettacolarizzazione dell’immagine raggiunge livelli davvero interessanti, “I Tre Moschettieri” odierno è un divertente e godibile prodotto videoludico. L’opera infatti, oltre a “saccheggiare” stesso stile di regia, parecchi spunti e idee geniali da altri film come “Matrix“, “Pirati dei Caraibi“, “Elizabeth” e “Sherlock Holmes“, tende a basarsi molto su giochi interattivi come “Assassin’s Creed“, “Civilization” e “Call of Duty“.

Il cast artistico è composto dagli attori principali Logan Lerman, che interpreta l’impetuoso e impertinente D’Artagnan, Milla Jovovich, incarnata perfettamente nella maliziosa e scaltra Milady de Winter, Luke Evans, nel ruolo del moschettiere Aramis, Ray Stevenson, nei panni del bonario e muscoloso Porthos e Matthew MacFadyen in quelli dell’eroe malinconico romantico Athos. I personaggi rimasti, altrettanto fondamentali, sono rispettivamente interpretati da Christoph Waltz, nella parte dell’antipatico e ambizioso Cardinale Richelieu, Mads Mikkelsen in quella del capo delle Guardie personali di Richelieu Rochefort, Orlando Bloom in quella dello stralunato e vanitoso Duca di Buckingam, che ricorda il famoso Jack Sparrow, per movenze e disinvoltura con cui indossa orecchini, anelli, collane e una bizzarra acconciatura stile Elvis Presley, Freddie Fox in quella dell’effeminato Re Luigi, e Gabriella Wilde nella parte di Constance, colei che farà innamorare D’Artagnan.

Dal punto di vista tecnico, sono da menzionare la splendida fotografia di Glen MacPherson, capace di mettere in risalto i colori vivaci dei costumi e l’estrema ricercatezza delle scenografie, e le riprese ben riuscite seppur fantasiose, degli scontri corpo a corpo in cima ad una nave volante, di pericolosi salti nel vuoto, e di strumenti di difesa stravaganti, degni del più abile e coraggioso agente segreto britannico. “I Tre Moschettieri” è distribuito da 01 Distribution.

 

 

 

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