Grecia, Schaeuble conferma “haircut” oltre il 21%

Le indiscrezioni di parecchie settimane stanno iniziando a trovare una conferma nelle dichiarazioni ufficiali dei leaders europei. Il caso è sempre quello della Grecia, il cui risanamento di un debito oltre al 170% del pil pare che non possa non passare per una sua più ampia ristrutturazione, rispetto a quanto già previsto e concordato lo scorso 21 luglio.

Ne parla il ministro delle finanze tedesco alla rete televisiva ARD, Wolfgang Schaeuble, il quale ha affermato che il taglio nominale dei bond ellenici potrebbe essere maggiore del 21% già previsto, perchè è certo che le banche e gli investitori privati dovranno contribuire maggiormente alla ristrutturazione del debito greco.

Ad agosto si era chiuso il termine per lo swap dei vecchi titoli detenuti da banche e privati e con scadenza fino al 2020, che sono stati scambiati con titoli nuovi, decurtati del 21% del loro valore nominale. Si tratta, adesso, di effettuare un taglio ancora più ampio, che fonti europee prevedono tra il 30% e il 50%, anche se si parla chiaramente persino di un 60%.

I francesi non dovrebbero subire contraccolpi forti, ha dichiarato il presidente della Banca Centrale di Parigi, Christian Noyer, il quale ha affermato che le esposizioni delle banche francesi ammonterebbero a circa 8 miliardi verso la Grecia, ma gli utili del 2011 saranno non inferiori a 11 miliardi, quindi, il tutto sarebbe assorbibile.

Per l’Italia, il maggiore contributo richiesto per la ristrutturazione non dovrebbe creare alcuno sconquasso al sistema bancario, le cui esposizioni prima dell’estate venivano stimate in non più di quattro miliardi. Per Unicredit le perdite di un “haircut” maggiore sarebbero di ceto milioni di euro. Cifre del tutto assorbibili.

 

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