Scontri Roma, arrestato il ragazzo dell’estintore

È stato arrestato, nei pressi della sua abitazione a Bassano Romano, il ragazzo che sabato durante gli scontri tra i black bloc e le forze dell’ordine ha lanciato un estintore in Piazza San Giovanni: si tratta di Fabrizio Filippi, 24 anni, conosciuto con il soprannome di “Er Pelliccia”. Studente di psicologia, Filippi ha qualche precedente penale per stupefacenti ed è stato arrestato dagli agenti guidati da Lamberto Giannini.

Ragazzo di buona famiglia, con l’hobby del tennis e a caccia di ragazze online “per relazioni passionali”, era diventato il simbolo dei violenti scontri che hanno caratterizzato la manifestazione degli Indignati italiani: la sequenza fotografica che lo ritrae mentre lancia l’estintore ha fatto il giro del mondo. Sono state proprio le tante fotografie che lo ritraevano ad aiutare gli inquirenti a identificarlo: utile alle indagini è stato soprattutto un tatuaggio che Filippi ha sul fianco destro. Il fermo di polizia giudiziaria è avvenuto nella tarda serata di lunedì.

Una volta arrestato il giovane si è giustificato affermando di aver usato l’estintore per spegnere l’incendio; gli agenti hanno perquisito la sua abitazione e lo stesso Filippi ha consegnato agli agenti alcuni vestiti indossati durante la manifestazione. Il 24enne è stato anche riconosciuto da un funzionario della questura che si trovava lunga la traiettoria di tiro dell’estintore lanciato. Sconvolti i genitori del ragazzo, con il padre che in una breve dichiarazione a Radio Capital afferma: “Pensavo che mio figlio stesse all’università. Mi dispiace, è un momento troppo pesante per noi. Non stiamo bene, mi dispiace, ora aspettiamo e vediamo”.

Con quello di Fabrizio Filippi salgono a 13 gli arrestati a Roma, dopo la ventina di fermi effettuati seguiti agli scontri di sabato scorso: sono tutti giovani under 30, tra cui anche 8 minorenni e due donne. Intanto su Facebook e altri social network continua la pubblicazione, da parte di blogger o normali utenti, di foto degli incidenti avvenuti durante la manifestazione degli Indignati: alla base di questa scelta, la volontà di aiutare le forze dell’ordine a individuare gli autori dei fatti gravi accaduti a Roma, sulla scia di quanto avvenne per gli incidenti scoppiati a Londra qualche mese fa.

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