Piccola vittoria dell’opposizione sul “processo breve”, rinviato a data da destinarsi

Iter sospeso per il Ddl sul cosiddetto “processo breve” (più correttamente “prescrizione breve”) a causa dell’ostruzionismo delle forze di opposizione. E’ il presidente della commissione Giustizia del Senato, Filippo Berselli, ad annunciarlo con una certa stizza: “Ora basta, non posso tenere più bloccati i lavori solo su questo provvedimento. È da giorni che lo discutiamo e in tutta la giornata di oggi, su 150 emendamenti presentati ne abbiamo votato solo uno”. In questa situazione, la discussione potrà riprendere in seguito ad una calendarizzazione della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, che potrebbe anche inviarlo direttamente in aula.

Berselli ed altri del Pdl premono per tale soluzione, affermando che non ci sarebbe nulla di strano, in quanto è già stato fatto in passato con altri provvedimenti assai “combattuti” e tra l’altro i Ddl che non contengono spese aggiuntive possono essere esaminati anche durante la sessione di bilancio.

Ma al momento la prescrizione breve non risulta all’ordine del giorno, il calendario  dei lavori di novembre verrà strutturato nella prossima riunione dei presidenti dei gruppi parlamentari che dovrebbe tenersi tra martedì e mercoledì della prossima settimana.  Il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, lo ha comunicato al termine della riunione a Palazzo Madama: “Stanno discutendo in commissione, mi auguro che possano completare l’esame di un provvedimento che da anni viaggia in Parlamento ed ha diritto ad essere discusso. Se l’ostruzionismo perdura, faremo le nostre valutazioni con obiettività”. In ogni caso, viene comunque ostentata una certa soddisfazione tra le fila dell’opposizione per l’improvviso “stop” imposto all’ennesima legge considerata “ad personam”. La capogruppo Pd in commissione Giustizia, Silvia Della Monica, annuncia che se la maggioranza dovesse andare avanti, si troverà di fronte una tenace resistenza, mirata al ritiro del provvedimento e propositiva di misure che invece accelerino i processi.

I senatori Felice Casson del Partito Democratico, e Luigi Li Gotti per Italia dei Valori, contestano poi che il provvedimento sia a costo zero ed affermano l’impossibilità di discuterlo in Aula durante la sessione di bilancio.

In una nota congiunta, infine, tutti i capigruppo del centrosinistra in commissione, insieme ad Achille Serra dell’Udc, cercano di premere sulla Lega Nord per bloccare il provvedimento. I senatori del Carroccio vengono esortati “all’abbandono di questo sciagurato disegno di legge” in nome della loro “sensibilità” in materia di sicurezza e giustizia.

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