Avvio ok per Piazza Affari, ma spread Btp-Bund resta a 400 bp

Effetto rimbalzo. Dopo la brutta seduta di ieri, con un calo del 3,7% e maglia nera in Europa, Piazza Affari apre decisamente positiva, con l’indice Ftse Mib in risalita dell’1,43%, per poi intensificare i guadagni a metà mattinata a +1,8% circa. In tono positivo anche le altre piazze europee, sebbene con recuperi inferiori al punto percentuale.

Ma che si tratti solo un effetto di rimbalzo lo dimostra il fatto che non si è ancora sciolta l’incognita sul prossimo vertice UE, che la Germania vorrebbe persino rimandare, evidenziando così notevoli spaccature con gli altri partners, Francia, in testa. Il ministro dell’economia di Berlino, Philip Roesler, ha bocciato l’idea di dare al nuovo Efsf una sorta di delega bancaria, con ciò mostrando che vi continuano ad essere lacerazioni tra i governi.

E proprio le indecisioni e la paralisi a cui starebbero conducendo Francia e Germania sulla ricerca di una soluzione alla crisi sono state alla base del profondo rosso delle borse di ieri.

Nonostante il clima oggi sembri più disteso, l’euro rimane debole sulla divisa americana e sul mercato monetario non si allenta la tensione sui titoli periferici e semi-periferici. Il differenziale tra i rendimenti dei nostri BTp e dei Bund tedeschi a dieci anni continua ad attestarsi in zona 400 punti base, con i nostri decennali che arrivano a rendere oltre la soglia del 6%, al 6,06%.

Siamo ai massimi da quando la BCE è intervenuta sui mercati a sostegno dei nostri titoli. Ma le cose peggiorano anche altrove. La stessa Francia, sempre più sotto osservazione per un possibile declassamento dei suoi titoli, vede sfiorare i 120 punti base di spread sui titoli tedeschi, un record negli ultimi 19 anni.

 

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