Cavalli – Recensione

Quando l’affetto indissolubile di due fratelli per la loro dolcissima madre, viene messo a dura prova da un destino crudele, qual’è la strada migliore per ricominciare a vivere?

Nel film del regista Michele Rho intitolato “Cavalli“, tratto dall’omonimo racconto di Pietro Grossi e in concorso alla 68esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, assistiamo alla morte del personaggio interpretato da Asia Argento, colei che ha generato i due protagonisti della storia, Alessandro (Vinicio Marchioni) di tredici anni, e Pietro (Michele Alhaique) di undici, al bene profondo che questi bambini le volevano, alla severità di un padre (Cesare Apolito) che ha sempre voluto che fin dalla più tenera età, i figli fossero “piccoli uomini” responsabili, e all’amore che questi due ragazzi sapranno dare, alla coppia di puledri Baio e Sauro che il padre donerà loro, rendendoli nel corso degli anni più uniti che mai.

Da menzionare ancora l’ottima recitazione di Giulia Michelini, nel ruolo di Veronica, fidanzata e futura moglie di Pietro, Duccio Camerini nella parte di Pancia, colui che insegnerà ai due fratelli tutto quello che c’è da sapere sui cavalli, e Francesco e Luigi Fedele, nel ruolo di Alessandro e Pietro bambini. “Cavalli” è un’opera ambientata alla fine dell’800 e girata in Toscana tra le immense vallate degli Appennini, fotografati egregiamente da Andrea Locatelli, dove il contatto con la natura è totale, e dove in futuro, quando i fratelli saranno ormai grandi, Pietro deciderà di diventare un allevatore di cavalli, mentre Alessandro sentirà il bisogno di allontanarsi, desideroso di nuove esperienze.

Continuando con il cast tecnico, la sceneggiatura di “Cavalli” è affidata a Francesco Ghiaccio, anche se la scrittura della storia risulta un pò troppo semplicistica, nell’evidenziare il passaggio dall’infanzia all’età adulta dei due protagonisti, perché affidata soltanto ad una comune dissolvenza. Da ricordare inoltre, l’uso sapiente del piano sequenza in una delle scene iniziali del film, precisamente quella della corsa con i carretti di Alessandro e Pietro tra i boschi, l’utilizzo di campi lunghi e lunghissimi per riprendere la bellezza selvaggia del paesaggio, attraverso le immagini delle montagne, dei prati e dei fiumi, e la struggente malinconia della colonna sonora. “Cavalli” è distribuito da Lucky Red.

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