La Juve si inceppa, pareggio col Genoa

Il primato c’è, ma non il decollo. La Juventus resta con l’amaro in bocca dopo aver pareggiato, nell’anticipo di ieri sera, contro il Genoa nonostante questo significhi primo posto in classifica a 13 punti, uno più dell’Udinese che giocherà oggi. La squadra di Conte parte fortissimo e mette subito in difficoltà un Genoa schierato con una formazione prudente, con Palacio e Jankovic in attacco.

Il vantaggio juventino arriva già al 5′ su azione di corner, nella quale Marchisio calcia in porta trovando la deviazione decisiva di Matri: partita che sembra già in discesa. Anche perché la squadra di Malesani non ci capisce nulla nei primi minuti e da spesso l’impressione di poter capitolare, ma gli avversari non approfittano. Perché succede che la Juve comincia pian piano a rilassarsi, mentre i rossoblu cominciano a crederci di più, trovando puntualmente il pareggio al 30′ grazie a Marco Rossi, che incorna di testa sul secondo palo, su un cross delizioso di un’ottimo Merkel. Sul finire del primo tempo, Vucinic potrebbe segnare il gol del nuovo vantaggio bianconero, sfruttando un errore di Veloso, ma il montenegrino è in serata storta e calcia addosso a Frey.

Nella ripresa la partita è molto gradevole, con le squadre che si fronteggiano a viso aperto: Merkel sfiora il gol con un colpo di tacco volante, ma è Matri a riportare in vantaggio la Juve, sfruttando un pallone filtrato in area grazie ad un pregevole velo di Pirlo. L’instancabile Merkel ci prova ancora colpendo la traversa con un gran colpo di testa e Malesani inserisce Caracciolo per cercare il pareggio. L’attaccante ex Brescia gli da ragione, trovando il 2-2 a cinque minuti dalla fine, con un pallonetto opportunista sull’uscita di Storari.

La Juventus vorrebbe provarci ancora, ma è il Genoa ad andare più vicino al colpaccio, ancora con Caracciolo, ma alla squadra di Malesani va bene così. Non si può dire lo stesso della Juventus, che ha evidenziato alcuni dei problemi della scorsa stagione dove, soprattutto in casa, la squadra tende ancora a rilassarsi ed a difendere male. Per Conte il lavoro duro comincia adesso.

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