No Tav, manifestanti nella zona rossa

Rischia di trasformarsi nell’ennesima manifestazione violenta quella di oggi contro la linea Torino-Lione dell’Alta Velocità, in Val di Susa. Pare che siano diverse migliaia ad avere partecipato alla protesta, 10 mila secondo gli organizzatori. Si tratta di una manifestazione considerata ad alto rischio, non solo per i precedenti, ma anche in considerazione degli scontri avvenuti a Roma una settimana fa. Si temono infiltrazioni dei cosiddetti black bloc, tanto che oggi sono stati già effettuati diversi fermi di ragazzi sospetti e che erano in possesso di oggetti potenzialmente offensivi. I carabinieri di Rivoli (TO) hanno fermato undici persone, di cui un’intera vettura con quattro ragazzi e una ragazza a bordo, in possesso di passamontagna, paracolpi e scarpe nere. Insomma, il clima è molto incandescente, anche per le modalità con cui si sta tenendo la protesta, tanto da indurre le forze dell’ordine a chiudere il tratto autostradale della A32 tra Torino e Bardonecchia, in entrambi i sensi da Oulx alla Val di Susa. I manifestanti si sono presentati con le cesoie, come già annunciato nei giorni scorsi, con le quali hanno reciso la prima rete che hanno incontrato, mentre per la seconda, appositamente rafforzata, non sono stati in grado di danneggiarla. Molti, per questo, si sono dispersi tra i boschi.

In base alle indicazioni del prefetto di Torino, al momento la protesta è penetrata all’interno della zona rossa, ossia dove vigerebbe il divieto di circolazione per persone e mezzi.

Malgrado non siano stati ancora registrati scontri, si teme che qualche facinoroso approfitti della situazione per scagliarsi contro le forze dell’ordine, man mano che ci si avvicina ai cantieri. Solo i massicci controlli dei carabinieri hanno consentito al momento un rallentamento negli arrivi, con ripercussioni positive sulla situazione dell’ordine pubblico. Agli accessi per le strade secondarie sono stati posizionati appositi blocchi di cemento, per impedire ulteriori arrivi.

Da un punto di vista politico, la manifestazione di oggi sarà un banco di prova, l’ennesimo, per capire l’evoluzione della sinistra radicale e ambientalista, che da sempre appoggia questo tipo di proteste. Altri incidenti porrebbero seri problemi a un’alleanza con il PD, perchè sarebbe palese l’impossibilità di stare in un’area di governo.

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