Sarkozy ride del premier, ma ora si può scordare il posto nella BCE

Alla conferenza stampa di ieri tra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy, quest’ultimo ha risposto con una risatina e alzando gli occhi al cielo a chi gli chiedeva se avesse fiducia nell’azione del premier italiano Silvio Berlusconi. Il cancelliere, invece, ha risposto di avere fiducia nelle istituzioni italiane.

Già in serata, il premier Berlusconi aveva definito “inappropriato” quel gesto per nulla elegante del collega transalpino, che ha forse così sfogato la sua irrequietezza per la situazione che si è venuta a creare nella BCE, con la Francia che al momento non avrebbe alcun uomo, mentre l’Italia ne avrebbe due: il neo-governatore Mario Draghi e il banchiere Lorenzo Bini Smaghi, membro del consiglio esecutivo.

Non è un mistero che Sarkzoy avrebbe preferito che il premier nominasse Bini Smaghi governatore di Bankitalia, per farlo sloggiare da Francoforte. Ma una nomina sotto ricatto internazionale sarebbe stata inaccettabile e così adesso solo il banchiere toscano ha nelle mani il suo stesso destino. Non esiste alcuna possibilità, men che meno da parte di un capo di stato o di governo, di chiedere le dimissioni di un membro della BCE, se non per eventuali gravi responsabilità, il che non è il caso.

Ecco, quindi, che Bini Smaghi potrà completare il suo mandato, che scade tra un anno e mezzo, dando all’Italia un peso forte all’interno della banca centrale, in una fase delicata come questa. Soltanto un’azione di “moral suasion” del premier potrebbe indurre il banchiere a dimettersi, per questioni di opportunità politica. Ma pensate forse che dopo ieri Berlusconi abbia voglia di essere gentile con Monsieur Sarkò?

E forse ad avere riso più di tutti è stato alla fine proprio Bini Smaghi, che ieri si è visto assicurare da Sarkozy la permanenza alla BCE fino alla fine del suo mandato. Come si dice, ride bene … .

 

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