Risparmio e crisi: Adiconsum, basta con le pezze calde

Per superare la pesante crisi finanziaria ed economica che interessa l’Italia, ed in generale tutta l’Europa, non si può andare avanti con delle misure tampone, con delle pezze calde. Ad affermarlo, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Risparmio, è stata l’Adiconsum che, per voce del suo Segretario Generale, Pietro Giordano, ha sottolineato come purtroppo ancora il peggio debba venire. Questo perché i dati economici che riguardano l’Italia sono allarmanti, ragion per cui è necessario mettere in atto con urgenza misure strutturali che permettano il rilancio della crescita.

In particolare, l’Associazione è contro ogni forma di condono, ma è favorevole pur tuttavia a permettere ai contribuenti di poter pagare le tasse arretrate senza l’aggravio degli oneri accessori. Così come serve una sventagliata di liberalizzazioni e l’introduzione della patrimoniale con l’eccezione dei prelievi sulla prima casa.

C’è da dire però che, stando alla lettera che il Governo italiano ha inviato ieri all’Ue, di patrimoniale non c’è alcuna traccia; c’è traccia invece di una norma sui cosiddetti “licenziamenti facili” che ha già fatto storcere il naso ai Sindacati, i quali hanno già minacciato uno sciopero che clamorosamente e contrariamente a quanto avviene oramai da tempo, potrebbe essere unitario. Il Governo italiano si è anche impegnato con l’Unione Europea ad innalzare l’età pensionabile a fronte però delle pensioni di anzianità che restano come sono per effetto delle barricate alzate dalla Lega Nord. Adesso occorrerà vedere se, a fronte di una maggioranza alla Camera risicata, l’Esecutivo sarà in grado di tradurre le promesse in fatti concreti.

Impostazioni privacy