Russia, Putin e Medvedev mietono grano e Kudrin resta in attesa

Quattro giorni fa, il presidente e il premier russi Medvedev e Putin erano insieme sul mietitrebbia nella città di Kamaz e si sono detti divertiti. Hanno raccolto 10 tonnellate di mais, ha detto il premier, sorridente. L’immagine dei due nei campi di grano non potrebbe rispecchiare meglio la loro serena situazione politica e istituzionale. Tra due mesi, inizierà lo “swap” tra i due personaggi più influenti della Russia post-sovietica. Putin a marzo diventerà nuovamente presidente e Medvedev dovrebbe fare il premier. Uno scambio, che potrebbe consentire ai due amici di governare la Russia per i prossimi 24 anni, fino al 2036, grazie anche all’allungamento del mandato presidenziale a sei anni. Non c’è rivalità tra Medvedev e Putin, sebbene non siano esattamente la stessa cosa. Il primo ha un’idea complessiva della società e dell’economia più liberale, tanto che Putin in queste settimane di pre-campagna elettorale sta rassicurando i mercati e gli investitori sul tasso di apertura che il suo Cremlino avrà nei prossimi anni.

Ma nessuno pensi che Medvedev sia meno duro in politica dell’amico Vladimir. Lo sa benissimo Aleksej Kudrin, potente ministro delle finanze per 10 anni, padre della ricostruzione economica russa, liquidato a settembre senza pietà dal Cremlino, per avere affermato di non volere fare parte di un eventuale esecutivo Medvedev.

Nemmeno lo stesso Putin è riuscito a convincere Dmitri Medvedev di lasciare Kudrin al suo posto e in questi giorni quest’ultimo è tornato sulla vicenda, sostenendo che non si tratta di un fatto personale, bensì istituzionale. La Russia è una repubblica presidenziale, ha chiarito, chi non rispetta il presidente non può restare al suo posto.

Ecco come intende le istituzioni Medvedev. Non è molto dissimile da Putin e questo rende la coppia straordinariamente forte e impermeabile agli attacchi esterni, che in Russia, in verità, si limitano a qualche irruenta affermazione dei nostalgici del PCUS, come Ziuganov.

Eppure, Kudrin potrebbe tornare in auge con il ritorno al Cremlino del vecchio amico Putin. Per lui, ci sarebbe pronto un posto al cda della banca centrale o qualche ministero rilevante (di un governo a guida Medvedev!). Ma c’è chi si spinge a pensare che ci possa essere il colpo di scena di un Kudrin premier al posto di Medvedev. Pare troppo, ma di certo non resterà senza una poltrona. Questo sembra certo.

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