Censimento della felicità nel Regno Unito, la nuova trovata di Cameron

Il Premier inglese David Cameron ha istituito un censimento per calcolare l’indice di felicità dei sudditi della regina. Dopo le ultime scelte delle governo, che ha imposto al Paese dure condizioni per uscire dalla crisi economica, il Premier Cameron ha pensato bene di creare un censimento basato su 10 domande per valutare quanto siano felici gli inglesi. Le risposte ottenute dovranno essere la base per le politiche future dell’esecutivo.

Vai d’accordo con tuo marito o tua moglie? Hai un lavoro che ti soddisfa? Ti fidi dei tuoi rappresentanti in Parlamento? Guadagni abbastanza? Sono queste alcune delle domande che verrano poste agli inglesi per calcolare poi il Gwb (General Wellbeing Index), ovvero l’indice della felicità. Dopo che due economisti di fama mondiale come Joseph Stiglitz e Amartya Sen avevano rivelato al Premier che il progresso del paese non si misura solo tramite la crescita del Pil, Cameron si era messo a lavorare sul progetto di censire la felicità. Adesso, dopo un anno di lavoro, i suoi sforzi sono arrivati a compimento.

Che livello d’istruzione possiedi? Ti preoccupa la criminalità del tuo quartiere? Vai d’accordo con il vicinato? Sono ancora altre delle domande del test, dal quale sono state escluse domande riguardanti le problematiche ambientali. Al Primo Ministro sta molto a cuore questo progetto: «La felicità non si scambia in Borsa. Nasce dalla bellezza che ci circonda, dalla qualità, dalla nostra cultura e soprattutto dalla forza dei nostri rapporti umani», aveva detto Cameron qualche anno fa durante una conferenza, quando ancora non era al governo.

Quello dell’indice della felicità è stato però un progetto lungo e dispendioso. Infatti quest’idea di Cameron ha richiesto 2 milioni di sterline ed oltre un anno di lavoro per la sua realizzazione. I critici hanno già bocciato l’iniziativa, definendo il calcolo della felicità impossibile e quindi accusando Cameron per aver sprecato inutilmente denaro pubblico. «La sola idea che la contentezza individuale possa essere misurata è, nella migliore delle ipotesi, una follia folle e nella peggiore un’invasione della privacy», ha detto Jill Kirby, esperta di diritto di famiglia anglosassone. Secondo l’autorevole parere della Kirby «il governo dovrebbe concentrarsi su cose concrete che davvero interessano la nostra vita piuttosto che su quello che loro pensano che noi proviamo».

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