Il prezzo del carburante è ancora alle stelle, ma a quanto pare il Governo cercherà di venirci incontro, aumentando ancora il costo delle accise. Infatti, l’Agenzia delle Dogane ha annunciato che dal 1 novembre fino al 31 dicembre di quest’anno (per lo meno non resterà a tempo indeterminato come l’accisa di 1,90 lire stabilita nel 1935 per la guerra in Etiopia) verrà applicata una nuova accisa per finanziare i soccorsi alle zone colpite dall’alluvione.
La nuova accisa peserà sul costo del carburante (sia benzina che gasolio) per i veicoli: si tratta di 0,89 centesimi di euro al litro, prezzo a cui va sommata l’Iva al 21%. L’accisa coinvolgerà tutti gli automobilisti ad eccezione del settore dell’autotrasporto commerciale.
Certo, non è la prima volta che quando il governo ha bisogno di fondi, carica il prezzo delle tasse sulla benzina e sul gasolio. Prima abbiamo parlato dell’accisa riguardante il finanziamento della guerra in Etiopia, ma ci sono state diverse accise nel corso della storia italiana riguardanti disastri ambientali e anche finanziamenti per la guerra in Libano e in Bosnia Erzegovina.
L’ultima accisa di 0,73 euro è stata applicata per evitare di aumentare il prezzo del biglietto al cinema. Ora a seguito della delibera del Consiglio dei ministri del 28 ottobre che ha analizzato lo stato di emergenza di Liguria e Toscana, colpite dall’alluvione la settimana scorsa, ci sarà una nuova accisa sui carburanti.
Con quest’ ultima novità la benzina e il gasolio subiranno un altro ritocco verso l’alto.