Ibra e Barça, lo svedese racconta tutta la verità

Schietto e sincero. È Zlatan Ibrahimovic, il campione del Milan dal carattere forte, uno di quei pochi personaggi nel calcio che non è mai banale e non ama i giri di parole.

Il 15 novembre uscirà il suo libro “Io, Ibra” nel quale il fuoriclasse svedese racconta se stesso e la sua carriera, senza risparmiare frecciate di alcun tipo. Il quotidiano scandinavo AftonBladet ha pubblicato in anteprima il primo capitolo del libro, i cui contenuti stanno già facendo scalpore.

Ibra racconta infatti il suo anno a Barcellona, un anno che lui stesso definisce “terribile”, cominciato con grandi aspettative, visto il passaggio dall’Inter alla squadra più forte del mondo, ma terminato in modo amaro, costringendolo a cambiare aria e tornare a Milano, sponda rossonera. In particolare, il feeling con Guardiola non sarebbe mai sbocciato a causa del modo completamente diverso di vedere il calcio. Non è un caso che l’allenatore catalano sia stato definito in passato come “filosofo” a causa della sua convinzione sul gioco e sul gruppo. Per citare un esempio, Ibra racconta che “I giocatori non potevano presentarsi agli allenamenti guidando Porsche, Ferrari o altre auto di lusso. Perché devono decidere loro cosa guido?”.

Il culmine della diatriba tra Pep e Zlatan, però, arriva dopo l’eliminazione patita dal Barça contro l’Inter nella semifinale di Champions League, dove tra l’altro Ibra è stato sostituito. Lo svedese si schiera duramente contro il tecnico, pronunciando la frase che sancirà di fatto la rottura definitiva con Guardiola: “Non ha i c…….! Te la fai addosso davanti a Mourinho, non vali nulla rispetto a lui”. E poi, preso dalla rabbia, prendeva a pugni qualsiasi cosa gli capitasse davanti.  Chiaramente il suo spazio all’interno del Barcellona è ulteriormente diminuito dopo questa discussione, anche a causa della scelta tecnica di spostare Messi al centro dell’attacco per aumentare la sua efficacia in zona gol. Zlatan non è tenero neanche con i suoi ex compagni, visto che Xavi, Iniesta e lo stesso Messi vengono definiti come “studenti che ascoltano in silenzio tutto ciò che gli viene detto”.
Insomma, questo è solo il primo capitolo, ma Ibrahimovic ne ha già già per tutti e sicuramente, altre rivelazioni e curiosità saranno presenti all’interno del suo libro. Con buona pace di Guardiola.

Impostazioni privacy