Misure anti crisi, Berlusconi annuncia fiducia ma la maggioranza perde i pezzi

La maggioranza perde i pezzi: dopo la lettera con la quale sei deputati Pdl chiedono a Berlusconi un passo indietro, arrivano altre due defezioni nelle fila del partito del presidente del Consiglio. Due deputati, Alessio Bonciani e Ida D’Ippolito, hanno comunicato l’abbandono del gruppo del Popolo delle Libertà e poco dopo Rocco Buttiglione ha annunciato il loro ingresso tra le fila dell’Udc. Ma la transumanza non è ancora finita: un altro deputato, Pippo Gianni (Popolo e Territorio), ha messo in dubbio il suo sostegno al Governo. “Al 75-80% voterò contro il governo. Deciderò comunque solo dopo aver visto il decreto”.

Due defezioni certe e una probabile quindi per l’esecutivo che ora vede a rischio la tenuta parlamentare: da un primo calcolo, infatti, il numero dei deputati a favore di Berlusconi sono scesi ora a quota 314, meno dei 316 con cui il 14 dicembre 2010 il governo ottenne la fiducia. E i problemi non sono certo finiti qui: da valutare la posizione di quattro dei sei firmatari della lettera con cui si chiede al premier di fare un passo indietro. Se anche loro votassero contro il governo, i deputati della maggioranza scenderebbero ancora, arrivando a 310.

Nonostante tutte le fibrillazioni che tengono in ansia l’esecutivo, Berlusconi non sembra orientato a mollare: il presidente del consiglio ha annunciato ai partner europei del G20 che chiederà la fiducia per l’approvazione rapida del Dl Stabilità e del maxiemendamento da cui sarà accompagnato. “Il provvedimento arriverà al Senato all’inizio della prossima settimana, – ha affermato il premier – al massimo entro mercoledì e con l’apposizione della fiducia fra 10-15 giorni tutte le misure saranno determinate e definite”; lo stesso Berlusconi ha anche annunciato che avvierà le trattative con i sindacati per dare vita in tempi rapidi a una riforma del mercato del lavoro. Ma non ci prova solo il premier a tranquillizzare l’Europa: dopo il giro di consultazioni informali effettuato negli ultimi due giorni, anche Napolitano si rivolge alle istituzioni internazionali.

Il Capo dello Stato in una nota si rivolge ai “nostri partner europei, agli osservatori internazionali e al mondo degli investitori finanziari” per dire “che le forze politiche fondamentali, sia di maggioranza sia di opposizione, sono consapevoli della portata dei problemi che l’Italia deve affrontare con urgenza e attraverso sforzi coerenti e costanti nel tempo”, nonostante permangano contrasti tra forze di opposizione, che chiedono un nuovo governo, e forze di maggioranza, convinte che l’attuale esecutivo sia l’unico possibile.

Impostazioni privacy