Sciopero benzinai novembre 2011: ore decisive per scongiurarlo

In Italia incombe una serrata dei benzinai per ben tre giorni, dalla sera di martedì e fino al mattino di venerdì 11 novembre del 2011. In queste ore le Associazioni di categoria hanno confermato lo sciopero contestando il fatto che per il mercato dei carburanti continua a non esserci liberalizzazione in Italia così come non c’è riconoscimento per i gestori del loro ruolo di sostituto di imposta. Ed allora la serrata è confermata, e solo nelle prossime ore, magari presso la sede del Ministero per lo Sviluppo Economico (MSE), la situazione potrà sbloccarsi di fronte a qualche impegno certo che eventualmente il Governo intenderà assumersi.

Non a caso ad oggi, secondo quanto riportato dalla Faib-Confesercenti, la Federazione Autonoma Italiana Benzinai, i gestori non hanno ottenuto sinora alcuna risposta che possa definirsi tangibile, ma solo delle promesse giudicate e bollate come fumose nonostante, tra l’altro, i benzinai ogni anno tra imposta sul valore aggiunto (Iva) ed accise, versino allo stato la bellezza di 38 miliardi di euro circa. Le Associazioni di categoria dei benzinai lamentano inoltre le mancate promesse legate all’efficienza ed alla competitività del mercato della distribuzione dei carburanti in modo da permettere un sensibile abbattimento dei prezzi a favore dei consumatori.

E così, salvo schiarite, dalla sera dell’8 novembre e fino alla mattina dell’11 novembre del 2011, sia sulla rete stradale, sia su quella autostradale, si rischia la chiusura delle pompe di benzina nell’ambito tra l’altro di un pacchetto complessivo di agitazioni per ben quindici giorni annunciato di recente dalle Associazioni di categoria.

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