Finanziamenti imprese: peggiora l’accesso al credito

Le condizioni dell’accesso al credito in Italia sembrano peggiorare di pari passo con la tempesta e la speculazione, sempre più intensa, sul debito sovrano. Questo almeno stando ad un Rapporto sui finanziamenti alle imprese reso noto dalla Confcommercio e realizzato avvalendosi della collaborazione di Format Ricerche di Mercato. Ebbene, innanzitutto c’è da dire che, nell’analisi del sistema imprenditoriale legato al turismo, al commercio ed ai servizi, un’impresa su due in Italia non è in grado di far fronte al fabbisogno finanziario aziendale in maniera autonoma.

Questo significa che all’incirca il 50% delle PMI del terziario per andare avanti deve bussare alla porta delle banche; ed in tal caso non sempre si riesce ad ottenere credito. Dal Rapporto Confcommrercio-Format Ricerche di Mercato è non a caso emerso come oltre un terzo delle imprese che ha chiesto un finanziamento alle banche o non l’ha ottenuto, oppure il credito è stato concesso ma per importi inferiori a quelli richiesti.

A valere sul terzo trimestre del 2011, scende la quota di imprese che ha ottenuto il finanziamento per l’importo richiesto, dal 55,8% al 49,8% a fronte di maggiori difficoltà registrate a livello geografico nelle Regioni del Mezzogiorno e nel Nord Est. Il tutto a fronte di un rapporto banca-impresa caratterizzato da restrizioni sulle garanzie richieste e da un aumento tendenziale dei costi del finanziamento, a partire dall’istruttoria, e passando per la durata del piano di ammortamento. E considerando l’attuale inasprimento dei tassi in Italia, purtroppo per le PMI i costi di finanziamento rischiano di aumentare ulteriormente nei prossimi mesi.

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