Sciopero benzinai: da domani pompe chiuse per tre giorni

Ormai è ufficiale. Da domani e per ben tre giorni i benzina di tutta Italia incroceranno  le braccia. Dall’8 al 10 novembre le pompe di tutta Italia rimarranno chiuse. Faranno eccezione solo quelle situate nei pressi delle zone colpite dalle alluvioni (Toscana e Liguria).

Lo stop scatterà alle ore 19 di domani sulle strade ordinarie e alle 22 in autostrada. Fino alle ore 07.00 dell’11 novembre per le strade ordinarie e fino alle 6 sulle autostrade  il rischio per gli automobilisti in viaggio è quello di rimanere a secco. Lo sciopero fa parte di un pacchetto di proteste di 15 giorni che agiteranno per i prossimi tre mesi  la categoria, già da tempo in fermento  per chiedere il rinnovo del bonus fiscale, in scadenza a fine anno. E’ questo, infatti, il nodo cruciale della protesta che le associazioni di categoria chiedono al governo di sciogliere.

La posizione della categoria sulla vertenza “bonus fiscale“, in vigore da 17 anni e in scadenza alla fine dell’anno, è ferma e decisa: “Al Ministero abbiamo espresso l’irrinunciabilità al provvedimento che, in caso di mancato rinnovo, costringerebbe alla chiusura migliaia di piccole gestioni, mettendo sul lastrico le imprese, le loro famiglie ed i loro dipendenti”, ha commentato il presidente nazionale della Figisc, Luca Squeri. Domani, tuttavia, sarà la giornata decisiva per le sorti della protesta e del bonus fiscale. E’ prevista infatti per domani la risposta del governo che avanzerà una contro-proposta alla mobilitazione e al malcontento della categoria.

Le ipotesi di soluzione avanzate dal Ministero saranno valutate ì proprio alla vigilia dello sciopero. Ma la categoria sembra compatta sulla mobilitazione e non disposta a fare passi indietro.

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