Mario Monti convocato al Quirinale: “L’Italia ha un enorme lavoro da fare”

Il candidato numero uno a formare un nuovo governo è stato convocato al Quirinale da Napolitano. Dopo il rimbalzo di Piazza Affari, che ha recuperato una situazione apparentemente disastrosa, grazie alla prospettiva concreta di un governo tecnico, c’è la netta sensazione che si debba fare qualcosa subito per cambiare la situazione politica in Italia. Monti, convocato dal Presidente Napolitano, sta formalmente svolgendo il colloquio che è nella prassi di un neo-senatore a vita, ma in realtà è molto probabile che stia facendo il punto della situazione insieme al capo dello Stato.

Oggi Napolitano ha sentito telefonicamente anche il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, proprio per fare anche con lui il punto della situazione e per rassicurare anche oltreoceano che l’Italia ha deciso di scrollarsi di dosso la “paralisi” politica degli ultimi mesi. Intanto il Financial Times ha pubblicato un articolo su un convegno a Berlino in cui Monti ha espresso il suo parere sulla situazione italiana: ciò che l’Ue chiede all’Italia è “quello che dovrebbe essere chiesto ad ogni Paese, per una maggiore crescita”, che deve venire non “da ulteriori prestiti, ma attraverso la rimozione degli ostacoli alla crescita stessa”.

Quello che viene chiesto all’Italia è molto chiaro, non ci possono essere “molte divergenze intellettuali” sulle richieste giunte dall’Europa. Monti ha tenuto poi a ribadire l’importanza della moneta unica e, soprattutto, l’importanza che l’Italia abbia deciso a suo tempo di farne parte: “Se l’Italia non avesse fatto parte dell’euro ci sarebbe più l’inflazione, politiche meno disciplinate e meno rispetto per le generazioni future”. L’ex commisario Ue ha parlato del ruolo importante che l’Italia occupa nell’Europa: “Politicamente e storicamente, l’Italia non può ignorare le sue responsabilità in quanto stato membro fondatore” . 

Monti infine, da buon economista, ha elogiato la Germania, sicuramente uno degli stati più “in forma” a livello mondiale in questo momento: “Mi piacerebbe vedere un maggiore rispetto per la Germania di oggi”. Il senatore a vita parla del loro rigore e della loro perseveranza: loro sono “più rigorosi, più costanti nel tempo, meno a breve termine e più pazienti” e ne approfitta per dire che sarebbe “sarebbe di comune interesse” un  rapporto più stretto fra Roma e Berlino.

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