BCE, lascia Bini Smaghi. Andrà a insegnare a Harvard

Il banchiere italiano Lorenzo Bini Smaghi, componente del comitato esecutivo della BCE, ha annunciato le dimissioni dal board di Francoforte. Si apprende che potrebbe andare ad insegnare all’Università di Harvard, dove gli è stato offerto un ruolo da docente al Centro affari internazionali.

Con le dimissioni di Bini Smaghi si chiude un capitolo spinosissimo nei rapporti tra Italia e Francia. Quest’ultima reclamava un proprio uomo nel board della BCE, al posto dell’italiano, dopo che il francese Trichet ha lasciato la presidenza alla fine di ottobre. Con Mario Draghi governatore, infatti, l’Italia era rappresentata da due uomini, mentre la Francia non ne aveva nessuno.

Tuttavia, Bini Smaghi aveva rifiutato di dimettersi su esplicita richiesta di Sarkozy, cosa che avrebbe compromesso l’indipendenza della BCE, considerata requisito indispensabile per la sua credibilità nell’attuazione delle misure di politica monetaria.

Non è un caso che alla notizia delle dimissioni, sia il governatore Draghi che il presidente Napolitano abbiano sottolineato il senso di responsabilità e il suo spirito di “attaccamento all’indipendenza” di Francoforte.

Adesso, è scontata la nomina di un francese, mentre meno chiaro è il futuro di Bini Smaghi. Nelle scorse settimane, si era persino avanzata l’ipotesi di affidare a lui la presidenza di Bankitalia, cosa che poi non è avvenuta. Adesso, pare che da parte della maggioranza e del premier Berlusconi vi sia l’intenzione di fare il suo nome come potenziale ministro dell’economia nel nuovo governo che verrà.

La scadenza del mandato di Bini Smaghi era fissata al maggio 2013. Le dimissioni avvengono, quindi, con un anno e mezzo di anticipo dalla fine naturale del mandato.

 

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