Carocci ritratta: "Era solo una provocazione"

Dopo il polverone sollevato dalla proposta del consigliere provinciale Giancarlo Carocci di praticare l’eutanasia ai cani del canile, la reazione del Partito Animalista Europeo è stata più che comprensibile: denuncia per istigazione a delinquere inoltrata alla Procura della Repubblica di Perugia.

Ultimamente è stata diffusa anche la seconda parte del video dell’intervista al consigliere Carocci trasmessa da Pianeta Umbria e Mia. In questo video è possibile ascoltare ulteriori dichiarazioni che permettono di chiarire il punto di vista del consigliere.

Nonostante le parole di Carocci fossero inequivocabili, è stato reso noto che il consigliere provinciale ha ritrattato quanto detto precedentemente. Probabilmente le sue dichiarazioni hanno avuto una diffusione inaspettata, così che la situazione gli è sfuggita di mano. Unico modo per calmare le acque è tornare sui propri passi. In una nota si difende così: «Con  questo mio comunicato torno sulle dichiarazioni  da  me rese in occasione dell’intervista rilasciata a Umbria Tv. La mia intenzione era quella di provocare un dibattito nazionale sui costi dei canili e sul fatto che gli animali rinchiusi all’interno degli stessi non vivono un autonomo spazio di autentica libertà. Per sollevare il problema ci voleva una forte provocazione. Ora che tutti hanno capito come i canili siano luoghi non consoni al modo di vita dei cani, chiedo che il legislatore modifichi la legge nazionale dando contributi a quei cittadini che ne possano favorire l’adozione».

Insomma secondo le ultime dichiarazioni, avrebbe istigato coloro che volevano sbarazzarsi di una cane ad ucciderlo con una punturina solo in segno provocatorio. Ovviamente il Partito Animalista Europeo non crede alla parole di Carocci, giudicandole solo una strategia per evitare la denuncia. Per questi motivi la denuncia inoltrata non è stata ritirata.

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