Monti non vuole politici in poltrona, solo tecnici. Pdl spaccato

Nelle ultime ore sono state diffuse liste non ufficiali di possibili ministri di un ipotetico governo Monti: nessun posto in poltrona per i politici, solo ministri “tecnici”. Questo è quello che si apprende dai nomi che circolano in queste ore incerte, anche se non si tratta ancora di nomi ufficiali. Mario Monti, che da ieri è un senatore a vita, da oggi ha preso attivamente parte al Senato e nelle prossime ore, dopo il suo breve battesimo politico, potrebbe essere chiamato per formare un nuovo governo.

Si tratta ancora di voci non formalizzate, ma pare che siano stati interpellati alcuni dei possibili ministri del prossimo governo Monti. Ovviamente i problemi, esclusivamente politici, vengono dall’incertezza sul nuovo governo: sarà un governo di larga maggioranza formato da esponenti degli attuali partiti, oppure un governo totalmente tecnico, scelto da Monti e dal Presidente? La soluzione che preferirebbe Napolitano sembra essere la seconda, ovvero quella di un governo tecnico nel quali i ministri siano poi affiancati da sottosegretari politici, provenienti dai partiti che al momento appoggerebbero questa scelta, ovvero  Pdl, Pd, Udc, Fli e Api.

Una nuova situazione spiacevole per questo delicato equilibrio è sorta proprio nelle ultime ore: il Pdl, con l’ipotesi del governo Monti sempre più vicina, potrebbe perdere definitivamente l’appoggio della Lega, che non è d’accordo sulla scelta del nuovo premier ad interim. Un candidato più gradito a Bossi e ai suoi è Lamberto Dini, di cui si era già parlato per un possibile incarico al posto di Monti. Inoltre, il malcontento si è diffuso anche fra i senatori del Pdl, che fanno notare come la maggioranza di centrodestra sia ancora solida al Senato. Per questo, secondo i suddetti senatori, bisogna restare in linea con questa maggioranza e creare un governo a tavolino, ma orientato a destra. Anche in questo caso, Dini sarebbe il candidato migliore.

Altre spinte minori ma significative vengono da alcuni membri del Pdl che spingono per entrare nel nuovo esecutivo in qualità di ministri: prima fra tutti Franco Frattini e Raffaele Fitto. Giorgio Stracquadanio aveva scherzato su Frattini: «Accidenti, Frattini non ha fatto in tempo a togliersi il vestito blu da ministro di Berlusconi e ha già indossato il completo da ministro di Monti!». Ma queste parole non sembrano essere così lontane dalla realtà: il pericolo più grande per il fragile equilibrio attuale è quello che, dietro a Frattini e Fitto, si presentino molti altri politici a reclamare un posto nel nuovo governo.

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