La retrocompatibilità di PS Vita

Sebbene manchino ancora mesi all’arrivo in Europa della nuova console portatile di Sony, la PS Vita, scopriamo pian piano tante interessanti novità che la riguardano.

Oggi parliamo di giochi e loro retrocompatibiltà: come abbiamo avuto più volte modo di riportarvi, infatti, i titoli non saranno più venduti in formato UMD, come accade per la PlayStation Portable in ogni sua versione sin ora uscita (con l’esclusione della PSP Go, lo sperimentale fallimento di console che poteva utilizzare solo titoli presi direttamente tramite il wi fi e il PlayStation NEtwork), ma tramite memory stick. Delle sorte di memorie in cui, oltre a contenere il gioco, troveremo anche un 5-10 % di spazio libero su cui poter salvare i nostri progressi o eventuali DLC. Spazio che, ricordo, non sarà sempre sufficiente e, proprio per questo, verranno messe in vendita anche vere e proprie memory card dalla differente grandezza.

Per quanto riguarda la retrocompatibilità dei titoli sin ora utilizzati su PSP, Sony ci aveva più volte rassicurati in senso positivo. Se, però, sino a pochi giorni fa, credevamo di poterli ricomprare solo attraverso il Playstation Store, oggi arriva la notizia di come si potranno convertire gli UMD in nostro possesso (la PS Vita non sarà dotata di alcuna porta per gli UMD): utilizzando un’applicazione a pagamento chiamata, non a caso, UMD Passport. 

Come funzionerà? Ognuno potrà riacquistare (a un prezzo che ruota tra i 500 e i 1500 yen, quindi tra i 5 e i 15 euro) i titoli che già possiede caricandoli tramite l’applicazione da PSP a PSN e poi scaricandoli dal PSN alla PS Vita. Non tutti i titoli saranno supportati ma soltanto 200 e l’applicazione verrà rilasciata in Giappone il 6 Dicembre (in Occidente arriverà probabilmente a Febbraio).

Una sola domanda: chi ha voglia di riacquistare tutti i giochi che già possiede? Poteva sony trovare un’alternativa più economica e funzionale anche per lanciare la nuova console?

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