Giappone, pil +1,5% nel trimestre. Aiuto all’Eurozona con Efsf

La crescita nel terzo trimestre dell’anno rimbalza in Giappone, dove il pil è cresciuto dell’1,5% rispetto al trimestre aprile-giugno e del 6% su base annua. Il consensus era per una crescita tra il 5,9% e il 6,1%, rispetto al terzo trimestre del 2010.

Dunque, l’economia nipponica sembra recuperare terreno, dopo la crisi del secondo trimestre, quando il pil era diminuito dello 0,3% in termini congiunturali, a causa degli effetti devastanti del terremoto e tsunami di Fukushima, che hanno distrutto intere aree produttive del nord-est del Paese.

Tuttavia, gli analisti di Ing sono tutt’altro che ottimisti sul futuro prossimo di Tokyo, dato che dubitano che il pil continuerà a crescere in modo sostenuto nel 2012, a causa della debolezza della domanda globale, che non permetterebbe alle esportazioni nipponiche di ripartire. Malgrado essi prevedano un’accelerazione del tasso di crescita nel quarto trimestre di quest’anno, il 2011 si dovrebbe chiudere con un pil in calo dello 0,3%.

Si mostra soddisfatto, invece, il neo-premier Noda Yushihiko, che parla di rimbalzo della crescita, grazie ai consumi interni e alle esportazioni. Ma il premier non ha parlato ieri solo di crescita, soffermandosi anche sulla situazione europea e avendo parole chiare sulle sue intenzioni per l’Eurozona.

Yushihiko si è detto disponibile a dare una mano all’Area Euro, attraverso l’acquisto dei titoli emessi dal Fondo europeo di salvataggio, l’Efsf, al fine di contribuire a porre un freno alla crisi debitoria del Vecchio Continente. Tuttavia, il capo del governo ha anche ribadito che tale aiuto avverrà solo a condizione che sia la stessa Eurozona a rimboccarsi le maniche.

 

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