Spagna, Popolari verso maggioranza assoluta dei seggi

Il Partito Popolare di Mariano Rajoy si avvierebbe in Spagna verso una vittoria schiacciante alle elezioni del 20 novembre, mentre i socialisti del Psoe andrebbero incontro alla peggiore sconfitta della recente storia post-franchista. Quando mancano ormai pochissimi giorni al voto, i sondaggi continuano ad essere molto impietosi per il candidato socialista di Rubalcaba, che sostituisce il premier uscente Luis Zapatero nella corsa elettorale, in quanto questi non ha voluto ricandidarsi per un terzo mandato, travolto da un’impopolarità senza precedenti. Un sondaggio pubblicato ieri da El Pais ed effettuato su circa 9500 intervistati darebbe il Partito Popolare al 45,4% dei consensi, per un numero di seggi tra 192 e 196, mentre il Partito Socialista si fermerebbe al 29%, con 112 seggi. Un altro sondaggio, realizzato dall’istituto Sigma Dos, conferma questi dati, addirittura, prevedendo un 47,6% per i Popolari e un quasi 30% per i Socialisti, che porterebbe i primi ad ottenere 198 seggi contro i 112 dei secondi. Considerando che la maggioranza assoluta dei seggi è di 176, questo significherebbe che Rajoy potrebbe raggiungere l’obiettivo storico di governare senza alcun alleato, come è accaduto in passato, quando ha dovuto fare ricorso a formazioni regionalistiche e localistiche.

Intanto prosegue la protesta degli indignados, che sostano a Puerta del Sol, nella capitale spagnola, per chiedere un cambiamento totale contro la politica dei partiti maggiori.

Nati sei mesi fa come movimento anti-politico, sull’onda della rabbia contro le istituzioni, gli indignati hanno tentato di influire sull’esito del voto amministrativo di maggio, ma non hanno ottenuto alcun risultato, visto che i Popolari hanno stravinto, malgrado il tentativo della stampa di sinistra di strumentalizzare il movimento, andando a rimorchio delle loro richieste spesso molto populiste. Anche le intenzioni di voto registrate in tutta la campagna elettorale confermerebbero una forte tenuta del sistema bipolare spagnolo, senza alcuna formazione terza in grado di emergere tra i due schieramenti.

Lo scorso lunedì, il dibattito tra Rajoy e Rubalcaba, l’unico tra i due in tutta la campagna elettorale, ha certificato la superiorità di appeal del candidato del centrodestra e la sua vittoria ai punti. Con un tasso di disoccupazione del 21,5% (44% tra i giovani); la sinistra risulta essere molto poco credibile sui temi dell’economia, oltre ad essere accusata da vasti strati dell’elettorato di avere gestito molto male la crisi economica.

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