Resta alta tensione su bond Francia e Spagna. Schatz ai minimi in Germania

La seduta sia a Piazza Affari che sul mercato dei bond italiani sembrava essere positiva oggi, anche in vista delle schiarite sulla formazione del nuovo governo tecnico, presieduto da Mario Monti, che oggi presenta la lista dei ministri. Il differenziale di rendimento tra i decennali italiani e quelli tedeschi era tornato nuovamente sotto quota 500 punti base, dai 546 punti raggiunti ieri. A metà seduta, lo spread si attestava intorno a 490 punti, con i decennali che rendevano il 6,77%, contro oltre il 7% di ieri.

Ma dalla metà seduta in poi, Piazza Affari inverte la tendenza sui timori di una crisi dilagante nell’Eurozona e lo spread si riporta sopra i 500 punti di differenziale.

E la tensione non accenna a diminuire sui bond francesi e spagnoli, restando il loro differenziali dagli omologhi tedeschi ai livelli massimo già raggiunti nella seduta di ieri. La Francia si avvicina a rapidi passi a quota 200 bp, mentre la Spagna non scende sotto i 450 punti.

E la cosa è preoccupante anche in vista delle loro aste di domani, con Madrid che collocherà 4 miliardi di titoli con scadenza 2022, mentre i francesi emetteranno Oat con scadenza 2013 e 2016.

Ma se tutta l’Eurozona sembra bruciare, toccando gli stati con tripla A, su un pianeta a parte dimora la Germania, che oggi non è riuscita a collocare tutti e sei i miliardi previsti per i suoi Schatz a due anni, tanto era basso il rendimento, che ha messo in fuga la domanda. I titoli biennali sono stati collocati per 5,455 miliardi a un rendimento dello 0,39%, contro lo 0,46% precedente. Solo giovedì scorso, i nostri BoT a un anno sono stati offerti a un rendimento medio del 6,08%.

 

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