Il Pdl all’attacco del biglietto di Letta, Fini e Casini del vitalizio per i deputati

Sottosegretari e vitalizio: sono i temi che attirano l’attenzione dei politici il giorno dopo la fiducia record ottenuta alla Camera dei deputati dal governo Monti. Non è passato neanche un giorno dal clima quasi idilliaco vissuto a Montecitorio che il dibattito politico torna ad accendersi, con l’attenzione che si sposta sulla nomina dei sottosegretari: è proprio  sui nomi con cui si allargherà la squadra di governo che si concentrano i vertici del Pdl con critiche aperte al biglietto fatto recapitare al presidente del consiglio da parte di Enrico Letta. Da Brunetta a Gasparri il partito dell’ex premier Berlusconi affila le armi e punta l’indica sul vice segretario del Pd; l’ex ministro Brunetta dal convegno sui socialisti riformisti nel Pdl a Milano, avverte: “I sottosegretari li analizzeremo bene, faremo loro gli esami del sangue, e basta bigliettini“.

Il Pdl, anche per tenere a bada i dissidi interni, tiene a chiarire che nessun politico deve entrare nella squadra di Mario Monti, neanche tra i sottosegretari: “Invece di mandare patetici pizzini come fatto da alcuni esponenti del Pd – afferma il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri -, voglio pubblicamente confermare al professor Monti che i sottosegretari devono essere tecnici, e non politici travestiti da tecnici”. Questa per Gasparri è una condizione imprescindibile senza la quale è a rischio la tenuta dell’esecutivo: “Il governo non faccia errori che complicherebbero molto i rapporti con il Parlamento e le forze politiche si astengano da balletti francamente ridicoli: se deve essere una fase tecnica lo sia fino in fondo. Il confronto sarà sui contenuti, non sulle poltrone“.

Non pone nessun aut-aut al nuovo governo invece il Terzo Polo, che anzi chiede di approfittare della situazione per mettere in atto quelle riforme richieste a gran voce dai cittadini. A cominciare dal vitalizio per gli ex deputati che il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, vorrebbe sia tagliato. Va ancora più in là il presidente della Camera, Gianfranco Fini che da Verona, durante il congresso del Terzo Polo, annuncia che “tra qualche settimana la Camera abolirà il vitalizio degli ex parlamentari”.

Resta da vedere se quest’ennesimo annuncio si trasformerà in realtà o resteranno soltanto parole al vento: l’impressione è che dietro il clima apparentemente sereno, sia pronta a partire una lunghissima campagna elettorale e che le parole di oggi siano solo le schermaglie di una battaglia che si preannuncia infuocata.

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