Piazza Affari in calo e spread schizza a 523 punti

Non è bastato il BTp day, come era ampiamente prevedibile, ma nemmeno la fiammata della riscossa di ieri sulle borse ha avuto un suo prosieguo, in base a ciò che sta accadendo in mattinata sia a Piazza Affari, che nelle altre borse del Vecchio Continente, passando per il mercato secondario dei bond italiani.

Se l’apertura del listino milanese risultava in crescita dello 0,41%, con il procedere delle contrattazioni, il trend si è invertito, in linea con l’andamento di Francoforte e Parigi, anch’essi in calo, sebbene di meno di mezzo punto percentuale.

Dunque, gli indici festosi di ieri, con rialzi del 4,60% a Piazza Affari e Francoforte, erano soltanto un rimbalzo tecnico, dovuto più ai cali vistosi delle sedute precedenti. D’altronde, che ci fosse poco da festeggiare lo si era intuito con la pubblicazione dei dati Ocse, che vedono l’Italia in recessione dello 0,5% del pil nel 2012, mentre la virtuosa Germania passerebbe dal 2,5% di quest’anno allo 0,6% dell’anno prossimo.

E la tensione resta oggi molto alta anche sul monetario, dove oggi il Tesoro dovrà collocare fino a 5 miliardi in BTp a 3 e 5 anni. Sarà anche il nervosismo per l’attesa dei risultati dell’asta, ma il differenziale di rendimento tra i nostri BTp decennali e i Bund tedeschi si sta man mano allargando e ha raggiunto intorno alle ore 11 i 523 punti base, con i decennali che rendono il 7,33%, vicino ai massimi di circa 7,40% di due sedute fa.

A conferma del clima di sfiducia nell’Eurozona, ci sono i dati BCE sui depositi overnight di ieri, che ammontano a 281,4 miliardi di euro, contro i 256,259 miliardi di venerdì. Offrendo la BCE un rendimento molto inferiori ai tassi di mercato, ciò suggerisce che gli istituti di credito preferiscono parcheggiare liquidità a bassa remunerazione, pur di non prestare denaro ad altre banche.

 

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