Roma, ecco il perché della lite Osvaldo-Lamela

Non finiscono i guai in casa Roma. Dopo un avvio pieno di entusiasmo da parte dell’ambiente, il tifo si sta raffreddando nei confronti soprattutto dell’allenatore e del progetto giallorosso. I guai, però, si sa non vengono mai da soli. E un’ulteriore bega ha colpito Luis Enrique: la lite tra Osvaldo e Lamela culminata con un pugno dell’italo-argentino al giovane compagno.

Dopo la discussione, la società e l’allenatore hanno deciso di optare per la punizione esemplare: multa salatissima e un turno di sospensione, che comporta l’assenza di Osvaldo nella partita fondamentale contro la Fiorentina.

Ma cosa ha scatenato una reazione così violenta da parte dell’ex Espanyol? A dare una spiegazione, una fonte spagnola, Elconfidencial.com, che spiegato i retroscena della lite. “Io sono più grande di te e qui non siamo al River. Quando ti parlo mi devi rispondere”, avrebbe detto Osvaldo all’ex River. Il diciannovenne attaccante giallorosso, ha prontamente risposto: “Falla finita, chiudi la bocca. Tu non sei mica Maradona”.

La risposta piccata e sarcastica del giovane avrebbe mandato Osvaldo in escandescenza, tanto da scatenare la violenta reazione. Ora i due compagni, però, hanno completamente recuperato il rapporto, dopo quella che è una lite che spesso capita in uno spogliatoio di calcio. Non dimentichiamo, infatti, quanto accaduto tra Onyewu e Zlatan Ibrahimovic la stagione passata.

Osvaldo, inoltre, sembra proprio aver imparato la lezione, e si è detto molto dispiaciuto dell’accaduto, raccogliendo i favori dei copagni.Ma su una possibile riduzione della pena, Luis è inamovibile. “Queste sono scelte mie, come gli allenamenti o chi deve stare in silenzio

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