Abbiamo già parlato di tumore al seno, oggi torniamo a discuterne ancora perché forse non è mai abbastanza. I dati di maggior rilievo indicano che le donne sono a maggior rischio di tumore al seno dai 40 ai 49 anni. Purtroppo questa grave patologia uccide ancor oggi migliaia di donne in tutto il mondo, la miglior difesa è senz’altro la prevenzione, anche se la scienza medica mette a disposizione cure e trattamenti in grado di aiutare le donne malate di tumore al seno ad allungarne la vita, e spesso anche di salvarla.
I fattori di rischio che incidono sulla comparsa di questa forma di cancro nella donna, sono come sempre il fumo, l’obesità e quindi il peso in eccesso, purtroppo anche la predisposizione genetica, un abuso di sostanze alcoliche e lo stile di vita sedentario. L’età sicuramente rappresenta un’altra forma di rischio che se unita ai fattori sopra citati, possono creare una vera barriera di allarme per le donne.
Questo succede perché si avvicina il periodo della menopausa, un evento nella vita della donna che cambia l’esistenza degli ormoni all’interno del suo organismo, soprattutto perché si verifica la cessazione dell’attività ovarica e quindi il periodo di fertilità femminile, mettendo ancor più a rischio la salute stessa della donna. A conferma di ciò è stata fatta una ricerca durante la quale è stata monitorata la vita di 1071 donne nel decennio di età indicato dai 40 ai 49 anni. Questo studio eseguito da un istituto di New York, guidato dalla dottoressa Elizabeth Wende Breast Care di Rochester, ha evidenziato proprio questo dato, anche in assenza di predisposizione genetica e condizioni di vita buone, questo decennio rappresenta una fase molto critica, ed essere esposte al rischio di contrarre il tumore al seno.
Medici e specialisti in virtù delle considerazioni sopra citate indicano alle donne appartenenti a quelle fasce di età di eseguire controlli regolari periodici, uno screening completo con ecografie al seno, mammografie e l’autopalpazione. Il controllo e la prevenzione sono importanti perché in caso di diagnosi precoce, si può salvare la vita.
