Fmi favorevole a prestiti da banche centrali

Il Fondo Monetario Internazionale si sarebbe detto favorevole a ottenere prestiti dalle banche centrali. In particolare, si apprende dall’agenzia finanziaria americana Bloomberg che lo scorso 29 novembre, a Bruxelles i ministri finanziari dell’Unione si sarebbero espressi in favore di un prestito da parte della BCE verso Washington, per un importo tra i 100 e i 200 miliardi di euro.

Questo atto si renderebbe necessario, per aggirare il divieto che i Trattati europei pongono agli acquisti di bond nazionali sul mercato primario da parte della BCE o a un suo sussidio agli stati nazionali.

In sostanza, nel caso in cui la crisi finanziaria di Italia e Spagna dovesse acuirsi, la BCE non potrebbe finanziare direttamente i due Paesi, nè acquistare all’asta i loro titoli di stato. Pertanto, prestando essa denaro all’Fmi, sarebbe l’istituto americano a fare la stessa cosa, o tramite concessione di credito o intervenendo sul mercato dei bond (ipotesi meno probabile).

Per quello che si sa, l’Fmi sarebbe pronta ad affidare tutti i prestiti concessi dalle banche centrali a un trust fund.

Nei giorni scorsi, si era vociferato di una presunta trattativa tra il Fondo Monetario e il governo Monti, al fine di rilasciare in favore dell’Italia un prestito fino a 600 miliardi di euro, per rifinanziare il debito italiano fino a 18 mesi. Il prestito servirebbe a garantire al nostro Paese di non richiedere prestiti sul mercato a tassi troppo alti, varando intanto le misure di risanamento e di crescita, che gli consentirebbero di tornare nel 2013 sul mercato con maggiore credibilità e spuntando rendimenti sui sui titoli pressoché sugli stessi livelli pre-crisi (4,5-5%).

Tuttavia, lo stesso Fmi ha sempre chiarito che non possiede risorse sufficienti ad affrontare eventuali situazioni emergenziali, smentendo però al contempo che siano in atto piani per salvare l’Italia.

 

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