Siri è contro l’aborto?

Si è parlato in queste ultime settimane di quanto Siri, il nuovo Assistente Vocale della Apple, sia rivoluzionario e possa davvero migliorare le nostre vite. Ora però, Siri, è finito al centro di una polemica, perché a Siri si può chiedere tutto, tranne dove abortire. “Sorry, I couldn’t find any abortion clinics”, la risposta dell’assistente vocale di Apple.

I test sono stati fatti da una giornalista del New York Times, Jenna Wortham:

“Chiedete a Siri, l’assistente virtuale per iPhone –spiega Jenna-, di fornirvi idee sui luoghi dove cenare o trovare un ombrello, e vi fornirà un sacco di utili informazioni localizzate. Ma provate a chiedere lumi su una clinica per gli aborti, e il software resta misteriosamente muto, anche in quelle aree che possiedono certamente cliniche del genere. Il responso, a Manhattan, è: “Mi spiace, ma non sono riuscita a trovare cliniche per l’aborto.”

La risposta data da Siri, insomma, sembra aver insospettito tutti i blog relativi all’aborto, da “The Abortioneers”, a “The Raw Story”. Ma Apple non si è ovviamente fatta attendere per una risposta, fornita per l’appunto al New York Times:

“I nostri clienti vogliono usare Siri per scoprire tutti i tipi di informazione, e sebbene ne forniamo parecchia, non sempre riescono a ottenere ciò che vogliono. Non si tratta di omissioni intenzionali che intendano offendere chicchessia. Significa semplicemente che, a mano a mano che Siri esce dallo stato di beta per diventare un prodotto finito, troviamo nuovi elementi da migliorare e che miglioreranno nelle prossime settimane.”

Insomma, l’errore non è stato voluto dall’azienda di Cupertino, che ritiene l’errore imputabile alla fase ancora embrionale dell’assistente vocale. Voi cosa ne pensate?

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