Manovra Monti fa scendere spread sotto 370 punti

La manovra “lacrime e sangue” di Mario Monti per 30 miliardi tra il 2012 e il 2014, a correzione dei conti pubblici e finalizzata al raggiungimento del pareggio di bilancio entro il 2013, ha avuto già un effetto benefico sulla borsa e sui nostri titoli di stato, ancor prima di venire approvata.

Non è un caso che il governo abbia voluto varare il testo domenica sera, anticipando di un giorno sui tempi previsti, proprio per presentarsi alla riapertura dei mercati con dati e misure già certe.

E la risposta dei mercati è stata molto positiva, se è vero che Piazza Affari ieri ha chiuso in positivo del 2,91%, confermandosi maglia rosa in Europa, dove i guadagni nelle altre piazze sono stati decisamente inferiori.

E anche stamane, malgrado le borse europee siano appesantite dalla notizia che S&P ha messo sotto osservazione il rating di 15 stati dell’Area Euro, Francia e Germania comprese, Milano continua ad essere la borsa che perde di meno, non lontana dalla parità.

Ma un effetto molto benefico la manovra l’ha avuto anche e soprattutto sul mercato dei titoli di stato. Ieri, il differenziale di rendimento tra i nostri decennali e quelli dei titoli tedeschi è passato dai 422 punti della chiusura di venerdì ai 375 punti della chiusura di ieri. Lo spread BTp-Bund non scendeva sotto i 400 punti base dallo scorso 28 ottobre.

E anche oggi, il trend positivo prosegue. Dopo un iniziale allargamento fino a 383 punti, lo spread è ridisceso, attestandosi a metà mattinata in zona 369 punti, con il decennale ancora sotto il rendimento del 6%. Al momento, viaggia sul 5,95%. Si pensi che non più tardi di una settimana fa, esso era sul 7,40%. Abbiamo guadagnato circa 150 punti.

 

 

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