Caso Strauss-Kahn, spunta tesi complotto pista francese

Il mistero su cosa accadde la sera del 14 maggio di quest’anno all’Hotel Sofitel, dove dimorava l’ex direttore generale del Fondo Monetario, s’infittisce. In questi giorni sono state diffuse alcune immagini che non lascerebbero dubbio alcuno sul fatto che le cose sarebbero andate molto diversamente da come sono state raccontate dalla presunta vittima Diallo Nafissatou. Le immagini a circuito chiuse delle telecamere dell’albergo di New York mostrano la 32enne cameriera, negli attimi successivi alla presunta violenza, camminare serenamente nel corridoio dell’hotel, senza mostrare segni di turbamento. Sempre le telecamere, allo stesso tempo, ci mostrano un Dominique Strauss-Kahn, che si dirige presso la portineria per consegnare le chiavi e poi esce con un trolley dall’albergo, ma senza alcuna concitazione, come si era parlato durante il processo che poi lo scagionò del tutto. Anzi, l’uomo sembra molto sereno e senza fretta. Le immagini esterne ci consegnano un DSK che prende un taxi, per poi andare in aeroporto, dove sarà arrestato prima dell’imbarco.

Ma sono ancora più inquietanti le immagini di due uomini, dipendenti del Sofitel, che durante l’uscita di Strauss-Kahn dall’albergo battono il cinque tra loro ed esultano vistosamente, quasi avessero vinto qualcosa.

I due si sarebbero giustificati, sostenendo che si trattasse di una esultanza legata a un match sportivo. Le indagini avrebbero appurato che in quei giorni non ci sarebbero stati appuntamenti sportivi tali da giustificare quel gesto. Insomma, su quelle ore che portarono alla caduta di uno degli uomini più potenti del pianeta, cala una coltre di agghiacciante mistero. Come mai queste immagini che scagionerebbero Strauss-Kahn vengono divulgate solo ora? Come mai l’uomo fu tenuto in prigione per settimane, quando il suo legale aveva già concordato una cauzione da 250 mila dollari per farlo uscire dal carcere la sera seguente all’arresto?

Il quotidiano francese di sinistra Libération racconta di un Sarkozy che avrebbe appellato Strauss-Kahn “maniaco sessuale” prima ancora che si sapesse dell’inchiesta di Lione su presunte molestie nei confronti della giornalista Tristane Banon. Pare che il capo dell’Eliseo abbia esclamato: “Chi mai voterebbe a sinistra un maniaco sessuale?”. Ma come faceva Sarkozy a sapere dell’inchiesta, i cui atti erano ancora secretati?

E c’è di più. Secondo i teorici del complotto, l’Eliseo avrebbe potuto sbarazzarsi di Strauss-Kahn, in quanto considerato il candidato socialista ultra-favorito alle presidenziali del prossimo aprile-maggio, malgrado non fosse ancora sceso in campo ufficialmente. Quanto meno, spiegano da Libération, l’Eliseo avrebbe potuto fare pressioni, per cercare di allungare la detenzione dell’uomo, fornendo all’Fbi elementi a carico della sua colpevolezza.

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