Minzolini da Martedì via dal Tg1, ma è già scontro sul successore

Dopo una serie infinita di polemiche, la decisione infine arrivò. Augusto Minzolini viene sollevato d’autorità dalla direzione del Tg1, una decisione (esecutiva da Martedì prossimo) definita “opportuna” e “prioritaria” dal presidente della Rai. “La soluzione individuata per la transizione è valida e dà ampie garanzie di professionalità. Il provvedimento che è stato proposto al Cda nei confronti del direttore del Tg1 è sì un atto dovuto, come sostengono alcuni, ma per niente scontato” commenta ancora Paolo Garimberti. Il direttore generale della Rai Lorenza Lei ha intanto messo sul tavolo del consiglio di amministrazione una direzione “ad interim” da parte di Alberto Maccari, attuale direttore del TgR.

Martedì mattina, in un Cda straordinario, sarà quindi formalizzata la rimozione del precedente direttore e contestualmente dovrebbe avvenire la nomina del nuovo, una situazione non più procrastinabile, principalmente a causa del rinvio a giudizio di Minzolini per il reato di peculato, relativamente alle spese effettuate con la carta di credito aziendale.

Ma il nome di Maccari non suscita entusiasmo al Pd, che tramite il responsabile cultura e informazione, Matteo Orfini, mentre da un lato esprime compiacimento per l’avvio del “processo di superamento della triste stagione minzoliniana al Tg1” fa anche sapere di ritenere poco convincente una soluzione pro-tempore: “I danni di questi anni sono molti, il discredito profondo, la perdita di ascolti e autorevolezza enorme. Risalire la china richiede impegno, progetti e stabilità. Difficile riuscirci con scelte provvisorie e a scadenza ravvicinata”. Anche Italia dei Valori invita la Rai a scegliere il successore senza farsi sempre condizionare da logiche di spartizione politica e per bocca del presidente dei senatori Idv, Felice Belisario, rivolge un’aspra critica a Lorenza Lei:  “Il direttore generale della Rai ha fatto l’ennesima proposta indecente: per sostituire Minzolini, megafono del governo Berlusconi, avanza la candidatura di Maccari, da sempre in quota Pdl, secondo la solita, insana lottizzazione”.

Ad ogni modo, per il momento la nomina di Maccari risulta confermata fino al 31 gennaio, mese nel quale l’attuale direttore del Tg regionale dovrebbe andare in pensione. Per Minzolini invece, stando a quel che prevede la legge in questi casi, si prospetta un “incarico equivalente”, forse una corrispondenza estera negli Usa o in Francia.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=80EAfFRm_5Q&feature=related[/youtube]

Da parte sua, l’ormai ex-direttore, intervistato a Tgcom24, torna a respingere qualunque addebito in relazione alla vicenda che lo vede imputato e definisce “una porcata” la sua rimozione, ritenendosi vittima di un “rituale mediatico giudiziario a sfondo politico”.

Quel che è certo, è che nel bene e nel male Minzolini è riuscito a fare di sè un vero e proprio “personaggio”, sempre al centro di critiche e scontri negli ambienti politici e non solo. Bersaglio di satira ed imitazioni, fa da tempo parlare di sè anche tra la gente comune, tanto che alla conferma del suo allontanamento è esploso l’entusiasmo in rete, con una valanga di commenti di soddisfazione su Facebook, contrastati con molta fatica da gruppi di area berlusconiana che in netta minoranza esprimevano invece solidarietà al “direttorissimo”.

Impostazioni privacy