7,3 miliardi di euro. E’ il peso del maggior gettito fiscale che nel 2012 graverà come un macigno sul settore dell’auto. Lo comunica il Centro Studi Promotor GL events che a seguito della manovra “salva Italia” e “anti-crisi” azzarda le prime previsioni per il 2012 relative alle ripercussioni della manovra sul settore automotive. Nel mirino del CPS aumento delle accise e dell’iva, soprattutto.
Al centro dell’analisi del CSP non solo il 2012 ma anche la fine del 2011. Ammonta infatti a 2,9 miliardi il maggior prelievo fiscale sui carburanti per autotrazione derivante dai ripetuti aumenti di accise e dal gettito prodotto dall’aumento dell’iva. Se infatti il gettito fiscale dei carburanti nel 2010 ammontava a 29,7 miliardi, quello previsto per il 2011 è di 32,6 miliardi. La vera impennata è prevista però per il 2012. Per il prossimo anno la cifra secondo il CSP schizzerà a 39,9 miliardi.
“Prospettive tutt’altro che tranquillizzanti” quelle delineate dal Centro Studi Promoter che esprime delusione nei confronti della manovra del Governo Monti, da cui, se da un lato ci si attendeva rigore “per riportare in pareggio nel più breve tempo possibile il bilancio dello Stato e calmare così le ansie dei mercati finanziari” – si legge in un comunicato del CSP – dall’altro lato ci si attendeva un pacchetto di misure e provvedimenti all’insegnità dell’equità, per sostenere la ripresa. “Di misure per il rilancio dell’economia in tempi ragionevolmente brevi nella manovra ‘salva Italia’ non vi è traccia, come non vi è traccia di equità – si legge nella nota – La questione dell’equità non ha soltanto una valenza sociale, ma ha anche, ed essenzialmente, una grande importanza sul piano economico. L’equità serve infatti a trasferire risorse dai ceti più ricchi ai ceti che costituiscono il nerbo del mercato, cioé ai ceti medi e ai ceti deboli perché tornino ad alimentare la domanda di beni di consumo e di beni durevoli, avviando così la ripresa dell’economia”.
A fronte della delusione sulle misure varate, il Centro Studi Promotor GL events rivede al ribasso anche le previsioni fatte a fine novembre, quando sull’onda dell’ottimismo riposto nel nuovo Governo aveva stimato una lieve ripresa del mercato dell’auto già a partire dalla prossima primavera, con un aumento delle immatricolazioni. Le stime parlavano di un incremento dalle 1.750.000 unità del 2011 alle 1.800.000 nel 2012. L’ottimismo lascia ora il posto al pessimismo e il timore è che le immatricolazioni possano addirittura scendere al di sotto delle 1.700.000 unità.