Crisi economica picchia duro sulle auto

Nel nostro Paese oltre otto italiani su dieci per gli spostamenti preferiscono utilizzare l’automobile; ma a causa della crisi finanziaria ed economica, nello stesso tempo, un italiano su cinque ha tagliato la frequenza di utilizzo del mezzo a quattro ruote. Questo perché i costi per la gestione ed il mantenimento dell’auto sono aumentati anche se il mezzo si usa comunque di meno. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia di “Automobile 2011“, un Rapporto dell’ACI-Censis che è stato presentato a Roma.

D’altronde i maggiori costi legati al mantenimento dell’auto sono sotto gli occhi di tutti: partono dall’Rc auto passando per l’aumento dell’Ipt e della benzina, il cui prezzo alla pompa è sempre di più zavorrato dagli interminabili e persistenti aumenti delle accise. Lo Stato ha bisogno di fare cassa e con la benzina ha vita facile mentre gli automobilisti, a parità di consumo di carburante, hanno le tasche sempre più vuote.

E quando non si usa l’auto, i mezzi più gettonati, specie nelle metropoli, sono i mezzi pubblici sebbene la cittadinanza chieda sia corse più frequenti, sia orari di servizio in linea con le proprie esigenze. Sono i giovani quelli più propensi ad abbandonare le auto per le due ruote o per il bus, mentre chi ha più di 45 anni spesso lascia l’auto in garage per fare una bella passeggiata o per salire in sella ad una bicicletta. D’altronde, come sopra accennato, l’automobile costa sempre di più, in media 3.278 euro quest’anno rispetto ai 3.191 euro medi del 2010; il tutto a causa principalmente del carburante, Rc auto ed aumento dei costi da sostenere per il parcheggio.

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