Cacciatori seguono il cinghiale tuffatosi in mare e gli sparano

Sul fatto che la caccia possa essere un’attività giusta oppure no ognuno può avere la propria opinione, criticabile o meno. Ma davanti alla legge non ci sono discussioni.

Arriva dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) la denuncia per due cacciatori che sono stati avvistati a Porto Ercole, in provincia di Grosseto, mentre sparavano ad un cinghiale in fuga stando su di una barca. I due uomini stavano inseguendo l’animale messo in fuga dai colpi di fucile. L’animale stava correndo sulla collina in prossimità della fortezza di Porto Ercole e i due cacciatori hanno continuato a sparargli contro nonostante in prossimità fossero presenti visitatori e birdwatchers.

Impaurito, terrorizzato e senza via di scampo, il cinghiale si è tuffato in mare in un estremo tentativo di salvarsi la vita. Ma questo non è bastato per scoraggiare i cacciatori. Grazie agli scatti fotografici di alcuni volontari della LIPU presenti sul luogo per avvistare uccelli rari, è stato possibile ricostruire l’intera vicenda. Dopo il tuffo in mare dell’animale, i cacciatori hanno chiamato qualcuno con il telefonino e poco dopo è comparsa una piccola barca in prossimità della costa. Uno dei due cacciatori è salito a bordo e dopo essersi avvicinato al cinghiale affannato e spaventato, gli ha sparato diversi colpi a bruciapelo. I volontari hanno assistito alla scena con i loro binocoli e hanno visto il mare colorarsi di rosso mentre il cinghiale veniva tirato su.

I volontari hanno denunciato l’accaduto ai Carabinieri, consegnando tutte le foto in loro possesso. Secondo la legge 157/92 è possibile  “l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a lire 4.000.000 per chi esercita la caccia sparando da autoveicoli, da natanti o da aeromobili”. Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu Birdlife Italia ha dichiarato: “Cacciatori che sparano da una barca per finire un cinghiale che scappava terrorizzato non ha niente a che vedere con il prelievo venatorio. Questo è bracconaggio e la Lipu si presenterà parte civile nel processo a carico di queste persone che, mi auguro, vengano presto individuate dai Carabinieri”.

Impostazioni privacy