FonSai, in arrivo piano B e fusione con Unipol e Premafin?

Si stanno studiando le mosse con le quali affrontare la ricapitalizzazione fino a 750 milioni di Fondiaria Sai, la compagnia assicurativa controllata dalla holding Premafin, della famiglia Ligresti. La quota in mano ai tre fratelli è del 35%, ma potrebbe diluirsi fino a un minimo del 7%, nel caso in cui non dovessero partecipare in tutto o in parte alla sottoscrizione dell’aumento di capitale.

Per questo, già ieri circolavano voci di un possibile ingresso di nuovi soci, che avrebbero rilevato la quota in mano ai Ligresti. Si era parlato del fondo di investimento Clessidra, che resta in piedi anche oggi, ma attraverso un piano B, che vedrebbe una diversa modalità di partecipazione all’operazione.

Si parla di due ipotesi alternative. La prima consisterebbe nella ricapitalizzazione di Premafin, che resterebbe holding di controllo e sottoscriverebbe l’aumento di capitale, grazie ai nuovi soci. Le controllate FonSai e Milano Assicurazioni, a questo punto, si fonderebbero con Unipol. Si tratta dell’ipotesi più lineare. Si parte a monte e dopo si arriva alle mosse a valle.

Una seconda via sarebbe, invece, la fusione diretta tra Premafin, Unipol e Fondiaria Sai. Una volta fuse, la nuova società lancerebbe un aumento di capitale da un miliardo, che permetterebbe l’ingresso di nuovi soci, tra cui Clessidra.

Questa sarebbe l’ipotesi più gradita a Mediobanca, che vorrebbe anche evitare che la francese Axa entrasse sul mercato italiano, rendendosi partecipe della partita.

Clessidra sarebbe, dal canto suo, disposta a inserire in questo scenario con 200 milioni, che sarebbero investiti in Premafin, a scapito della quota dei Ligresti.

Vedremo solo nelle prossime settimane quale sarà lo scenario più probabile. Per ora, gli investitori sembrano aver gradito e il titolo Premafin ne ha beneficiato.

 

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