Benzina ai record: scattano le addizionali regionali

Nuovo record per la benzina che, con il nuovo anno,  alla pompa impenna nel prezzo. Colpa anche delle addizionali regionali sulle accise: il prezzo sfiora oggi 1,74 euro al litro e addirittura 1,8 euro al litro al Sud e al Centro,  dove è più forte l’effetto addizionali. A monitorare oggi il prezzo è Quotidiano energia (quotidianoenergia.it) tramite un sondaggio effettuato su un campione di stazioni di servizio rappresentativo della situazione nazionale.

Nel mirino le addizionali scattate in ben 6 regioni, da ieri, 1° gennaio. La Toscana avrebbe  aumentato l’imposizione fiscale sulla benzina di 5 centesimi (6,1 cent Iva inclusa), il Lazio di 2,6 cent, la Liguria di 2,5 cent, le Marche di 5 cent, l’Umbria di 4 cent e il Piemonte.

Solo Tamoil ha ritoccato i listini,  aumentando i prezzi raccomandati di 0,4 centesimi. A pesare sono le decisioni regionali. Lo  dimostra il prezzo del diesel, rimasto invariato perché non intaccato dalle addizioali regionali.”A livello Paese, il prezzo medio praticato dalla benzina (in modalità servito) va oggi da 1,729 euro/litro degli impianti Shell all’1,738 di quelli IP (no-logo in salita a 1,640). Per il diesel si passa dall’1,699 euro/litro di Eni all’1,702 di Tamoil (no-logo a 1,599). Il Gpl è tra gli 0,744 euro/litro di Eni e lo 0,756 di Tamoil (no-logo a 0,726)”, conclude la nota.

Contro l’ennesima stangata sui consumatori, le associazioni di tutela dei loro interessi preparano due giorni di sciopero della benzina per il 5-6 gennaio, giorni in cui i cittadini italiani sono invitati a boicottare le pompe  per  protesta contro i continui aumenti di prezzo alle pompe e contro le speculazioni dei governi.

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