Primarie USA, aria di nomination per Romney. Gingrich lo attacca in spot TV

Il prossimo 21 gennaio potrebbe essere la svolta attesa dai Repubblicani, con il voto forse determinante delle primarie nel South Carolina. Qui si deciderà se Mitt Romney gode dei favori anche della base più di destra del partito, visto che questo è il vero primo stato conservatore chiamato ad esprimersi sul candidato da schierare a novembre contro Obama. In Iowa e nel New Hampshire, la vittoria è andata al mormone, cosa che non è riuscita in assoluto a nessun candidato che non fosse presidente uscente. Ma in Iowa la vittoria sull’exploit Rick Santorum è avvenuta per sole otto schede di distacco, mentre il voto nel New Hampshire era arduo per i più conservatori, essendo considerato lo stato più liberal degli USA.

Una vittoria nel South Carolina catapulterebbe Romney alla nomination di Tampa, in agosto, senza quasi più alcuna speranza per i suoi inseguitori.

Quattro milioni e mezzo di abitanti, il 70% della popolazione è di razza bianca, il 30% è di colore, derivante dagli schiavi che qui vi coltivavano il cotone. Con la sola eccezione del 1976, nelle ultime dieci elezioni presidenziali, qui ha sempre vinto il candidato dei Repubblicani, anche nel 2008, quando John McCain ottenne il 53% contro il 44% di Barack Obama. Per cui, un flop in questo stato sarebbe un cattivo presagio, perché si tratta di una roccaforte della destra americana. E avrebbe anche un effetto trascinamento sull’altro stato, chiamato al voto a fine gennaio: la Florida. Anche in questo caso si tratta di uno stato molto conservatore.

Mitt Romney è senza dubbio il candidato da battere. Lo conferma anche l’ultimo spot di Newt Gingrich, che lo attacca duramente, sostenendo che l’ex governatore del Massachussetts non sia un vero conservatore, avendo anche parlato pubblicato in francese in più occasioni, compreso per lo spot alle Olimpiadi a Salt Lake City. Seguono accuse di avere finanziato l’aborto, attraverso la sua riforma sanitaria, simile a quella di Obama.

Il messaggio potrà apparire un po’ stravagante, per non dire stucchevole, eppure potrebbe convogliare il voto degli elettori più conservatori contro Romney, anche se i sondaggi direbbero che Gingrich è qui molto indietro. D’altronde, un po’ tutti i candidati alternativi al mormone sono alla ricerca di un buon risultato per agguantare la candidatura alla vice-presidenza.

 

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