Fiat e il nodo alleanze: Opel o Peugeot?

Tiene banco sulla stampa e non solo il dibattito su chi sia il partner di Fiat-Chrysler, che l’ad Sergio Marchionne vorrebbe al più presto. L’obiettivo è stato dichiarato più volte, nel giro di pochissimi giorni: 6 milioni di auto vendute entro il 2014 non bastano, bisogna creare un gruppo di 8-10 milioni di vetture all’anno, come al momento ne esistono un paio almeno in Europa.

Ma chi può essere il nuovo socio della casa italo-americana? Suzuki verrebbe già scartata, anche perché, suo malgrado, è legata alla Volkswagen da un accordo, risultando partecipata dai tedeschi per il 20%.

E se Wolsburg non sarebbe più la soluzione inizialmente immaginata dalla stampa finanziaria, l’ipotesi Peugeot resta la preponderante, malgrado l’ad abbia smentito seccamente che ne abbia discusso con il ceo parigino Philippe Varin. Certo, il problema principale è che l’azienda francese vale molto meno di Fiat: 3 miliardi contro 4,9 miliardi di euro.

Essendo i francesi molto interessati a custodire la propria autonomia, sarebbe alquanto difficile dare vita a un’operazione alla pari. Molto semplicemente Fiat si comprerebbe Peugeot, grazie alla maggiore forza di cui dispone, ma non è detto che Parigi voglia farsi comprare e senza condizioni.

Poi, c’è l’ipotesi Opel, che già nel 2009 fu sul punto di essere acquisita da Torino, nelle stesse settimane in cui si trattava l’acquisto di Chrysler. Poi, il potente sindacato guidato da Klaus Franz decise che gli italiani non andavano bene e l’operazione saltò. Anche se Franz non è più alla guida del sindacato, resta il fatto che Opel è di proprietà di General Motors, che tutto vorrebbe, tranne che regalare fette di mercato potenziali a un concorrente, quale sarebbe Fiat, controllante l’americana Chrysler.

Insomma, il nodo resta ancora da sciogliere.

 

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