Grecia, default tra due mesi. Fitch verso declassamento Italia

La Grecia sarebbe prossima a dichiarare default, secondo il manager director dell’agenzia di rating Fitch, Edward Parker. Atene non sarebbe in grado di onorare la scadenza di un bond da 14,4 miliardi di euro a marzo. Per questo, è molto probabile che al più tardi tra due mesi vi sia un default ellenico, dalle conseguenze imprevedibili.

Ma Parker dice di più. Anche la stessa trattativa tra governo e creditori, qualora dovesse sortire come effetto un debito rinegoziato, sarebbe da considerarsi un default, secondo l’agenzia.

E si apprende anche che la stessa sarebbe orientata a declassare l’Italia entro la fine del mese. D’altronde, dopo il “downgrade” di S&P, Fitch mantiene sull’Italia un giudizio superiore di ben tre gradini e di uno su quello di Moody’s. Pertanto, l’ipotesi di un nuovo declassamento sarebbe tutt’altro che teorica.

Intanto, il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo, in cui parla di un presunto piano in quattro punti, che passa per il sostegno alla richiesta di parte degli obbligazionisti di imporre perdite a tutti, magari accettando il taglio nominale del 30% del valore dei bond greci, i quali, tuttavia, sarebbero rimborsati alle scadenze pattuite, contrariamente all’allungamento previsto finora per i titoli con scadenza fino al 2020.

Ciò consentirebbe alla Grecia di ridurre sin da subito il peso del debito, mentre ripercussioni pesanti sarebbero subite dalle banche greche, con conseguenze che si preannunciano davvero molto forti su Italia e Spagna, che sono i due stati che potrebbero essere sottoposti a una tensione altissima sul fronte dei loro bond, i cui rendimenti sarebbero così destinati a impennarsi.

 

 

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