Mercato dell’auto depresso. Crolla la domanda delle famiglie. L’allarme di Federauto

Il mercato dell’auto chiude il 2011 in caduta libera. Ma la notizia più drammatica è che a cadere, oltre alla domanda in generale di auto,  è  la domanda da parte delle famiglie italiane. A lanciare l’allarme è Federauto,  l’associazione dei concessionari di tutti i marchi commercializzati in Italia:  “Nel 2011 il mercato dell’auto ha perso in Italia il 10,88% – ha dichiarato Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, commentando i dati resi noti  dal Ministero dei Trasporti –  ma in questo scenario ancora più allarmante è la caduta della domanda espressa dai privati, ossia dalle famiglie italiane”.

Il crollo della domanda è secondo Federauto un segnale della più profonda crisi in cui versa il Paese. La flessione è progressiva e continua: “Nel 2010 i privati hanno acquistato il 71,5% delle auto totali, nel 2011 siamo passati al 66,3%, con una perdita secca del 17,5% della domanda di privati. Questo – ha aggiunto Pavan Bernacchi – è un dato importantissimo perché l’unico non condizionato dalle cosiddette kilometrizero. Ma se raffrontiamo il 2007 con il 2011, sempre in merito all’immatricolazione a privati, mancano all’appello ben 656.000 unità e il calo è di circa il 36%”.

Sotto accusa, per Federauto, la pesante tassazione che colpisce l’auto e che pesa sulle famiglie. Nel mirino dell’associazione dei concessionari IVA, Imposta Provinciale di Trascrizione, accise sui carburanti, polizze RC, pedaggi autostradali e superbollo per auto prestazionali, “misure varate con finalità condivisibili ma che hanno come effetti collaterali quello di frenare i consumi, far scendere la fiducia dei consumatori e alzare l’inflazione”.

Infine, da Federauto arrivano anche le richieste per risollevare un settore che  produce  l’11,6% del Prodotto Interno Lordo e impiega più di  1.200.000 addetti:  “Auspichiamo che nel prossimo pacchetto ‘cresci Italia’, allo studio del Governo Monti, vengano inserite delle misure per supportare la filiera”. Le parole d’ordine per Federauto sono fiscalità, ecologia, sicurezza, mobilità, “temi pesantissimi che aspettano solo di essere affrontati con gli attori della filiera. Federauto è pronta”.

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