iBooks Author, la restrizione assurda di Apple

Se in questi giorni abbiamo parlato in maniera entusiastica delle scelte operate da Apple per rivoluzionare il sistema scolastico e farlo entrare, finalmente, nel mondo della “Scuola 2.0“, lo stesso non si può dire della sorpresa che l’azienda melata fa agli autori che decidono di pubblicare mediante l’app iBooks Author.

Questa applicazione per Mac, presentata durante l’evento newyorkese di poche ore fa, da un lato rappresenta una piccola rivoluzione anche nel mondo dell’editoria, che, almeno per quanto riguarda l’Italia, vive un periodo di grande empasse, soprattutto per gli autori esordienti, cui difficilmente viene data l’opportunità di pubblicare. Grazie alla nuova applicazione di Apple, invece, è possibile pubblicare su iBooks con pochissimi click, dopo aver scritto il proprio libro tramite iBooks Author.

Ma, purtroppo, c’è l’altro lato della medaglia. Una volta pubblicato il libro con Apple, infatti, non si può tornare indietro e cercare di pubblicarlo con altri metodi. Infatti nella licenza d’uso, la EULA (ender-user license agreement), che si stipula con l’azienda della mela morsicata, si legge che qualora venga pubblicato un lavoro a pagamento con Apple attraverso iBooks Author, questo potrà venire pubblicato solo attraverso la Apple.

Insomma, se ne evince che solo chi pubblica a pagamento sarà assoggettato a tale limite, mentre chi decide di pubblicare gratuitamente il proprio lavoro, poi potrà decidere di cambiare metodo. Per quanto riguarda la fetta di guadagno riservata ad Apple, dovrebbe essere la stessa delle app, ovvero il 30 %.

Cosa pensate di questa scelta, quantomeno strana da parte di Apple. A fronte di questo cavillo pubblichereste mai il vostro lavoro con l’azienda della mela morsicata, o rinuncereste?

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