Elsa Fornero assicura: “Riforma pronta entro un mese”

Il governo ha presentato la sua riforma del mercato del lavoro alle parti sociali. Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha assicurato che la riforma sarà pronta entro un mese. La nuova riforma, illustrata dal ministro Fornero, interverrà su cinque aspetti fondamentali del mercato del lavoro: tipologie contrattuali, apprendistato, ammortizzatori sociali, flessibilità e servizi per il lavoro.

Il governo si è dimostrato aperto ad una discussione prima della stesura della proposta definitiva. Il presidente Mario Monti ha dichiarato, dopo l’incontro con le parti sociali: «Apriamo oggi un cantiere importante». «Voi, forze produttive, avete il mondo dove competere, noi come governo agiamo in Italia e abbiamo un non facilissimo lavoro da condurre in Europa, spero che il maggiore spazio che stiamo creando per le forze produttive del Paese vi aiuti a far sì che quello che verrà fuori dal vostro tavolo serva a migliorare la situazione di imprese e lavoratori ma anche a migliorare la situazione dell’Italia nella Ue»; queste le parole di Monti.

Monti ha poi assicurato che non si procederà al decreto sulla riforma del mercato del lavoro, ma ha anche sottolineato che i tempi per mettere insieme la riforma sono brevi. Per il ministro Fornero, la riforma dovrà essere fatta con un largo consenso, insieme alle parti sociali, al massimo entro un mese. La Fornero ha poi aggiunto: «Solo alla fine del confronto si potrà parlare di contratto unico. Occorre un contratto che evolva con l’età dei lavoratori, piuttosto che contratti nazionali specifici che evolvono per tutte le età».

Il ministro Fornero ha già dato alcune anticipazioni riguardanti la riforma. Ci sarà uno schema di reddito minimo, anche se richiede delle «risorse ora non individuabili». Allora, per «ragioni di bilancio lo schema potrebbe essere già individuato in questa riforma ma, per le stesse ragioni, l’applicazione normativa potrebbe essere dilazionata» . Previste anche delle innovazioni anche per gli ammortizzatori sociali, che verranno riformati per agire diversamente in due casi, ossia: sostegno per crisi temporanee e sostegno per chi perde il lavoro. Secondo la Fornero, quindi, c’è bisogno di un «passaggio ad un sistema integrato, basato su due pilastri: uno per la riduzione temporanea dell’attività, l’altro, per il sostegno al reddito di chi abbia perso il lavoro» .

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