Blitz contro i No Tav, 40 gli arresti

Da questa mattina all’alba è in corso l’operazione coordinata dalla procura di Torino per l’arresto dei militanti No Tav coinvolti negli incidenti a Chiomonte. Gli arrestati sono, fino a questo momento, circa quaranta. Sono ancora a piede libero altri undici indagati. Ai militanti sono stati contestati i reati di lesione, violenza e resistenza aggravata ai danni di pubblico ufficiale. I fatti a cui si fa riferimento sono quelli avvenuti durante il periodo di protesta dei No Tav a Chiomonte, ovvero dal 23 maggio fino all’8 dicembre 2011: in seguito alle violente proteste, 200 uomini delle forze dell’ordine e molti manifestanti sono rimasti feriti.

Ci sono voluti sei mesi di indagini per emettere le ordinanze di custodia cautelare e gli obblighi di dimora e per procedere al blitz.

Le province interessate sono 26 e , oltre a Torino e provincia, l’operazione si è svolta anche in Valsusa e in altre città della Lombardia e di altre regioni. Tra gli arrestati figura anche Guido Fissore, consigliere comunale di Villar Focchiardo. Colpiti anche alcuni centri sociali: le perquisizioni sono state svolte al centro El Paso di Torino, al Mezcal di Collegno e al Barocchio di Grugliasco. Anche alcuni leader dell’area anarco-insurrezionista sono finiti in manette: Tobia Imperato, esponente importante dell’anarco-insurrezionismo e Giorgio Rossetto, leader del famoso centro sociale di Torino Askatasuna.

Il blitz è stato coordinato dai pm Manuela Pedrotta e Giuseppe Ferrando, sotto la supervisione del procuratore capo Giancarlo Caselli. Le indagini sono state svolte dal corpo della Digos, che ha individuato coloro che hanno partecipato più attivamente alle manifestazioni.

L’operazione è scattata alle 6 e 30, secondo quanto riporta il quotidiano di Torino La Stampa. Intanto il movimento No Tav, radunatosi in un primo momento a Villar Focchiardo, ha iniziato a valutare la propria stategia difensiva, insieme ai propri legali.

In seguito alla riuscita dell’operazione sono arrivate dichiarazioni di soddisfazione dal sindacato di polizia: il segretario provinciale di Torino, Michele Cerviere, dichiara: «Siamo davvero soddisfatti. Le decine di ordinanze di custodia cautelare in via di esecuzione confermano senza ombra di dubbio le denunce del nostro sindacato a partire dal 27 giugno. Per mesi abbiamo chiesto che venissero individuati e perseguiti i violenti del movimento No Tav, che oltre ad attentare direttamente alla vita di donne e uomini in divisa istigano alla violenza e vomitano insulti, su social network e siti internet, oltraggiando la dignità dei poliziotti e dello Stato che rappresentano».

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